LECCE - “Il vostro congresso coincide con un momento particolarmente delicato per la politica salentina  che deve assicurare ai propri cittadini risposte serie confrontandosi con i problemi che vive e vivrà nel medio periodo, anche quale proiezione della difficile situazione che attraversa il nostro Paese”. Ha così esordito Paolo Pellegrino, segretario provinciale del Fli, il proprio intervento al congresso del Pdl come ospite “interessato” prima dell’inizio dei lavori.

Pellegrino ha garantito che Fli sia disponibile a fare la sua parte a livello provinciale per garantire una coerente ed efficace azione politica: “È noto che in provincia di Lecce il Nuovo Polo si è da tempo costituito e che i partiti che lo compongono stanno ricercando le condizioni per realizzare le opportune alleanze che garantiscano il perseguimento degli obiettivi programmati, nelle realtà territoriali dove sussistono le favorevoli condizioni”.

“Il capoluogo – ha aggiunto - sembrava tra questi ma sarebbe atteggiamento ipocrita negare che oggi l’alleanza soffre una difficoltà che appare difficilmente superabile e la cui genesi e responsabilità non possono essere analizzate e valutate in questa sede. Ma certamente la situazione del capoluogo nulla toglie, salvo diverse successive valutazioni, alla valenza del progetto del Terzo Polo che a livello nazionale ha costituito e costituisce un punto di riferimento essenziale per la attuale politica e per l’attuale governo”.

“Tuttavia, la concretezza, che è il sale della politica, induce Futuro e Libertà – ha asserito il coordinatore provinciale - a scandagliare le prospettive che tale evoluzione non favorevole della alleanza nel capoluogo aprono nel quadro politico locale, alla irrinunciabile condizione che esse mantengano coerenza con i programmi e le linee politiche già espresse. In tale prospettiva è necessario verificare se, per quanto riguarda il capoluogo, la posizione assunta dal Terzo Polo e che oggi Futuro e Libertà conferma integralmente, risulti compatibile con posizioni assunte dal Pdl e che possano condurre a proficui rapporti con il vostro partito e, se del caso, a vere e proprie alleanze”.

“Come saprete il Terzo Polo, non escludeva una alleanza in tale direzione a condizione che la stessa non prefigurasse, quale dato non negoziabile, una candidatura predeterminata alla carica di sindaco da parte del Pdl. Tale posizione oggi Futuro e Libertà conferma e rilancia in un contesto sostanzialmente diverso e prende atto che la vostra decisione di individuare il candidato sindaco all’interno di un democratico confronto, coincidente con l’allargamento della coalizione”.

“E soprattutto – ha proseguito - la posizione assunta da Raffaele Fitto, che amplia e arricchisce politicamente lo spazio delle alleanze, sostanzialmente rimettendo in gioco ogni candidatura ed eliminando ogni pregiudiziale in tale senso, renderebbe coerente una ipotesi di alleanza che trasferisca la scelta del candidato sindaco dal tavolo della trattativa tra i partiti che la compongono, al procedimento delle primarie nelle quali possano, come già si riscontra, rendersi evidenti personalità con connotati politici e programmatici e storie diverse, che possano consentire una scelta libera e democratica, che costituiva la esigenza da noi posta alla vostra attenzione e che viene oggi sostanzialmente dal Pdl condivisa”.

“In tale prospettiva – ha puntualizzato - crediamo che sussistano le condizioni per l’apertura di quel dialogo a suo tempo proposto, con pari dignità politica, al fine di ricercare punti di contatto che possano portare nel brevissimo periodo a condividere, nella libera determinazione sulla partecipazione alle primarie, un programma per la nostra città ed una comune linea per la sua attuazione. Futuro e Libertà attende da questo congresso risposte chiare sul tema posto ed augura a tutti voi buon lavoro”.