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Udc, Cesa sostiene Melica: "Né Pd, né Pdl. Ora pensiamo a vincere"

Il segretario nazionale dello Scudocrociato, questa mattina a Lecce per appoggiare la candidatura del docente. Nessuna preoccupazione per il post-elezioni. "Non guardiamo al ballottaggio, ma corriamo per vincere"

LECCE - Un amore totemico per il Mahatma Gandhi dilaga, come un flusso magmatico, tra gli aspiranti sindaci della città di Lecce, e tra i propri sostenitori. Già Loredana Capone, in occasione dell'ufficializzazione della propria candidatura, aveva citato l'attivista indiano, concludendola con arcinoti aforismi. Oggi,è stata la volta di Lorenzo Cesa, il segretario nazionale dell'Udc, in visita nel capoluogo salentino per sostenere la discesa in campo di Luigi Melica, l'esponente che vanta già un diritto di prelazione sulla memoria cittadina, per essere stato scelto attraverso un tweet di Pierdinando Casini " Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci", è lo slogan prescelto dall'esponente scudocrociato. Ad essere ignorati, e derisi, sembrano essere i rappresentanti  della sinistra, in primis, tacciati di qualunquismo durante l'incontro di questa mattina, presso la sede cittadina dell'Udc. Ma nel corso del dibattito, non sono state risparmiate battute feroci neppure al Pdl che "mette insieme soggetti politici diversi tra loro".

Un incontro che ha visto la presenza dei principali esponenti locali del partito - tra gli altri, il candidato sindaco di Galatone, Giovanni Tundo, il consigliere regionale Salvatore Negro, il segretario dei centristi, Totò Ruggeri, del segretario dei Moderati e popolari, Antonio Buccoliero e del segretario regionale, Angelo Sanza. Non c'era però il capogruppo al Comune di Lecce, Wojtek Pankiewicz, in rotta con Ruggeri che ha introdotto il dibattito, affermando che "il grande sforzo di riunire i moderati, porterà ad un grande risultato". Una tranquillità che trasudava anche dalle parole di  Lorenzo Cesa, che con tono flemmatico, ha elogiato il Melica accademico e il Melica candidato: "Non sarebbe stato coerente correre con Perrone, a capo di un'amministrazione che l'Udc, a Lecce,  ha sempre contrastato; né con una sinistra  che include tutto e il contrario di tutto. Per questo, la scelta è caduta su una personalità prestigiosa come Melica. In linea con quanto è già stato fatto in altre regioni dove abbiamo confrontato i programmi dei candidati sindaci, individuando quelli giusti, attingendoli dalla società civile", ha sentenziato il segretario nazionale. Trova che Lecce sia una città non proprio "fotogenica", Lorenzo Cesa. "Un pessimo scenario che vede oltre 23 mila abitanti, vicini alla condizione di povertà, 10 mila disoccupati e che rende urgente un programma fatto di poche cose, da mettere in piedi con maggiore serietà. Azioni governative a sostegno dell'agricoltura e dell'impresa".DSC_0059-2

A chi si interroga se vi siano conferme circa un'eventuale alleanza con il Pd, in caso di ballottaggio, il segretario nazionale ribatte energicamente: "Abbiamo fatto una scelta di coerenza, difendendo i nostri valori che non svenderemo. Non siamo interessati a scelte opportunistiche, occorrono piattaforme  condivise tra i candidati. Chi c'è, c'è. chi non c'è, non ci sarà in futuro. Una linea nazionale, la nostra, accettata anche dalla dirigenza locale. Se qualcuno ha intenzioni di appropriarsi di poltrone vicine alla Capone, faccia pure".

Altrettanto determinato su chi, invece, si chiede il tipo di rapporti che intercorrono con Nichi Vendola che, pare, non abbia gradito alcuni nomi della lista di Melica. "Non sono stato chiamato dal governatore, né ho sottoscritto alleanza con lui", ha dichiarato serafico, prima di chiarire anche la posizione circa un altro nome che circolava nelle stanze dell'Udc, quello di Adriana Poli Bortone. "Nei confronti della senatrice, non nutrivamo alcun pregiudizio, anzi, un contatto c'è stato, ma Adriana Poli Bortone ha sottolineato la sua vicinanza a Paolo Perrone, di cui non condividiamo la politica. Basti pensare che,  a solo un mese e mezzo dalle elezioni comunali, ha riaffidato la carica di assessore a Lucio Inguscio, uscito dall'Udc".

Nell'ambito degl iinterventi nazionali, gli scudocrociati invocano maggiori infrastrutture , che dovrebbero diventare il cemento di un nuovo piano straordinario per il Mezzogiorno. "Alta velocità  nei collegamenti con Reggio Calabria, per esempio- ha proposto Cesa, per poi continuare "Impensabile che le principali città meridionali come Palermo, Messina e Catania, non godano di connessioni con i restanti centri del sud". La gratitudine del candidato Melica, è andata, da subito, a Totò Ruggeri: "Senza di lui, non sarei qui, non sarei mai sceso in campo, godendo della  fortuna di confrontarmi quotidianamente con Giovanni Tundo e  Salvatore Negro, che sto conoscendo e apprezzando col passare dei giorni". Ha poi proseguito: "mai come in questo momento, il Paese non ha bisogno del libro dei sogni, ma di programmi concreti che, durante la campagna elettorale, spiegherò punto per punto".

A fargli eco, Antonio Buccoliero, di MeP, che domani presenterà il candidato presso la propria segreteria politica: "Portare avanti una politica seria significa rimboccarsi le maniche con e per i cittadini, lavorando con sacrificio, impegno e trasparenza per migliorare quel domani, a cui tutti hanno diritto e meritano di guardare con fiducia. . Riteniamo che Luigi Melica rappresenti non solo un volto nuovo in politica, ma racchiuda quei valori che, da sempre, MeP s’impegnano di rappresentare.Per questa ragione – ha concluso Buccoliero – vogliamo presentare ufficialmente la candidatura di Luigi Melica a sindaco di Lecce, perché siamo convinti che, soprattutto oggi, cambiare a Lecce sia non solo possibile, ma assolutamente necessario”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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