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"Morosità, accordi con Aqp non rispettati". Il sindaco striglia la Regione

Perrone sta ricevendo sollecitazioni, anche da organizzazioni sindacali. E richiama all'ordine Loredana Capone e l'assessore Fabiano Amati: "Gli impegni assunti ad aprile vanno rispettati. Dilazioni in sei mesi invece di dodici"

 

LECCE – Era il 21 febbraio, quando a Bari, presso la sede dell'assessorato Opere pubbliche della Regione Puglia, si tenne il tavolo tecnico per discutere della morosità nei confronti di Aqp da parte di alcune famiglie che abitano negli immobili Iacp di Lecce. La riunione fu convocata dall'assessore Fabiano Amati. Vi parteciparono le associazioni e i sindacati degli inquilini, i consiglieri regionali Antonio Maniglio, Antonio Buccoliero, Mario Vadrucci e Rocco Palese, il sindaco Paolo Perrone, in qualità di presidente dell'Autorità idrica pugliese e la vicepresidente della Regione Puglia Loredana Capone.

Nell’occasione, si arrivò ad alcuni accordi, in base ai quali, non vi sarebbe stata la sospensione all'erogazione dell'acqua, fino alla data concessa per il compimento delle verifiche, con impegno da parte di Acquedotto pugliese a comunicare a tutte le autogestioni il dato di consumo relativo alle utenze morose. Sempre nel corso del tavolo, si stabilì che le autogestioni morose e non destinatarie di riaddebiti, quasi 300, entro il 5 marzo, avrebbero potuto eseguire tutte le verifiche sul debito e sottoscrivere l'accordo di rateizzazione che prevede altri sei mesi di tempo per saldare il debito.

Entro il 19 marzo scadeva, poi, il termine per l'esecuzione delle verifiche e la sottoscrizione delle transazioni con le circa 400 autogestioni. Per le quali fu prevista una rateizzazione ulteriormente favorevole di 12 mesi. Il debito oggetto dell'accordo, si specificò, doveva essere inteso come quello risalente al periodo decorrente dal primo gennaio 2007 e che riguardava 675 contratti, per un totale di circa 4 milioni di euro di debito complessivo, relativo sia alle bollette correnti, sia ai riaddebiti.

Ma qual è lo stato di salute di quegli accordi? Per il sindaco Paolo Perrone, preoccupante. Il primo cittadino, questa mattina, sottolinea come stiano giungendo numerose sollecitazioni, a firma di diverse organizzazioni sindacali, indirizzate anche ai rappresentanti della giunta e del consiglio regionale. “Da quanto si registra – dice Perrone -, l'accordo del 21 febbraio scorso per cui l'assessore Fabiano Amati e la vicepresidente Loredana Capone, entrambi presenti al tavolo, espressero ampia soddisfazione, con un notevole strascico di commenti di compiacimento anche da parte del centrosinistra leccese, non è stato rispettato”.

“Le famiglie, già da qualche settimana – aggiunge il primo cittadino -, ricevono dilazioni di pagamento delle morosità Aqp, calcolate in sei rate, anziché in dodici come l'intesa prevedeva, nonostante siano riferite a quei contratti che riportano la dicitura ‘addebito per transazione 26-04-2007/26-01-2010’, ovvero, addebito consumi primo trimestre 2007’, e che quindi prevedevano, da accordo, una rateizzazione annuale”.

Perrone chiede dunque che l'assessore Amati e la vicepresidente Loredana Capone intervengano presso i vertici di Aqp, “da me già sollecitati, affinché gli accordi vengano rispettati e Acquedotto emetta la nuova rateizzazione”. 

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