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Elezioni comunali 2012 Casarano

Pregiudizi e polemiche nel recinto “moderato” del Terzo Polo

A Casarano, l'appoggio di Fli alla candidatura della Fersino ha aperto uno scontro nel Terzo Polo, con l'Udc che sceglie Attilio De Marco e l'Api che mette i freni. Nel comune al voto, sembra già naufragare l'intesa nazionale

CASARANO – Se alle scorse amministrative, Nardò aveva rappresentato nel Salento una sorta di laboratorio in ottica nazionale, con alleanze “snobbate” al di fuori dei confini neretini e con continui ribaltamenti di fronte, oggi questo ruolo di “fucina” degli schemi politici potrebbe assumerlo Casarano, dove la fine prematura della già controversa precedente amministrazione (col Pd a sostenere un’alleanza molto simile a quella sempre contestata sul versante del centrodestra, a Gallipoli, e il Pdl a candidare un moderato transfugo del Pd) ha scatenato una complessa corsa a nuovi scenari.

Ma le sorprese arrivano proprio da dove meno qualcuno se le attenderebbe, ossia dal terreno dei moderati, dove il magico mondo del Terzo Polo sembrerebbe poter naufragare prima ancora di nascere. Sono tempi difficili, infatti, nel “grande centro”. La candidatura di Francesca Fersino, infatti, con l’appoggio di Futuro e Libertà, non è stata lasciata passare come “rappresentativa” del Terzo Polo da Alberto Chiriacò, responsabile cittadino dell’Udc, e Patrizia De Nuzzo, segretaria del circolo Api. Una polemica a ciel sereno, nata in funzione di attributi non tanto condivisi. In buona sostanza, stando a quanto dichiarato dalle due forze che fanno parte del grande centro, la Fersino non potrebbe racchiudere in sé l’idea di un progetto, ben più ampio del recinto di “Liber@città” e Fli.

Una presa di posizione, peraltro, ribadita nel convinto sostegno che lo scudo crociato ha annunciato al proprio candidato sindaco, Attilio De Marco, che, dopo i tentativi falliti di mediazione col Pd, non ha ricevuto il compito di guidare tutto il fronte del centrosinistra alle prossime amministrative, limitandosi, al momento, al ruolo di capolista del proprio partito. Ma il dialogo col Pd prosegue. Fli, dal canto suo, con l’adesione al progetto civico proposto dalla Fersino, ha invitato gli alleati sul fronte nazionale a provare la via di una convergenza. Ma proprio su questo punto, non si registrano le stesse intenzioni da parte di Udc ed Api.

Chi, invece, ha voluto chiarire la propria posizione è stata appunto la Fersino, che ha riletto nell’atteggiamento di Udc ed Api una forma “pregiudiziale” nei suoi confronti, tenendo a precisare in una nota ufficiale i trascorsi politici nel “centro cattolico e democratico”, al contrario di quelli “non ben chiari” dei due segretari cittadini. L’ex vicesindaco, in tal senso, puntualizza che se a Casarano non verrà costituito il Terzo Polo la colpa sarà da addebitarsi ad altri. Insomma, la moderazione, che dovrebbe essere l’arma in più dei centristi, sembra, invece, al momento lasciarsi intruppare nelle lotte intestine tra le parti.

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