rotate-mobile
Elezioni comunali 2012

Udc presenta Melica ma il partito è spaccato. Ruggeri nel mirino

Candidato da una coalizione che comprende anche Moderati e popolari, Alleanza per il centro, Alleanza per l'Italia, il docente si rivolge agli scontenti di entrambi gli schieramenti. Pankiewicz attacca il presidente del partito

LECCE - Totò Ruggeri, Enzo Russo, Antonio Buccoliero e Fabrizio Camilli, leader rispettivamente di Udc, Alleanza per l'Italia, Moderati e popolari e Alleanza di centro, hanno presentato ufficialmente alla città di Lecce la candidatura di Luigi Melica, annunciata la scorsa settimana, con un tweet, da Pierferdinando Casini. E proprio le modalità di questa investitura hanno creato nel partito dello scudocrociato una spaccatura rimarcata oggi dall'assenza del consigliere comunale Wojtek Pankiewicz, che nel 2007 fu candidato a sindaco, e dei quattro consiglieri provinciali, Sandro Quintana, Giovanni Siciliano, Mario Pendinelli e Giovanni Tundo.

"Nell’Udc del Salento non esistono partecipazione, coinvolgimento, collegialità. Naturalmente Melica non ha colpa e lo sosterrò. Responsabile di tutto ciò è l’onorevole Ruggeri che, con i suoi personalismi e i suoi esasperati tatticismi tesi a spaccare gli altri due poli, ha solo ottenuto di spaccare  l’Udc. Di questa sua dissennata gestione dovrà rendere conto a Lecce come a Roma", ha ammonito Pankiewicz che ha aggiunto anche le sue perplessità sulla consistenza di una coalizione che appare ai cittadini "senza un asse politico culturale e senza un progetto, una coalizione formata solo per togliere qualche voto agli altri".

Per nulla diplomatico, il consigliere comunale rincara la dose nei confronti del presidente regionale del partito: "Decide tutto e solo Ruggeri. L’Udc nazionale combatte i doppi incarichi e Ruggeri ne ricopre quattro. Parlamentare, presidente regionale, segretario provinciale e commissario del comune capoluogo , con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti". Spaccatura netta, scontro frontale, ma non rottura, come precisa lo stesso Pankiewicz al termine del suo comunicato. "Non lascio l’Udc per combattere dall’interno queste storture". 

In una saletta dell'Hotel Tiziano, intanto, Luigi Melica ha spiegato le ragioni della sua candidatura prima di rispondere alle domande dei cronisti. "Qualcuno ha definito la mia partecipazione un'avventura, ma per me è semplicemente un dovere civico". Negativo, senza attenuanti, il giudizio sull'esperienza amministrativa della giunta Perrone e assoluto scetticismo sulle capacità del sindaco attuale, in caso di riconferma, di sostenere il peso di un contesto sociale ed economico pesante, nel quale i Comuni saranno chiamati ad un ruolo di inevitabile virtuosità nella gestione dei conti pubblici: "Perrone, Fitto, Mantovano e Poli Bortone non sarebbero in grado, divisi come sono, di far fronte ad un momento del genere", ha dichiarato Melica, secondo il quale la consiliatura che si sta chiudendo è stata caratterizzata solo dalla lotta di potere e dalla mancanza assoluta di idee per lo sviluppo della città.

Nei loro interventi introduttivi, i responsabili della coalizione che sosterrà la candidatura del figlio dell'ex sindaco Augusto Melica - erano presenti anche il capogruppo alla Regione, Salvatore Negro, e il senatore Francesco Chirilli -, hanno ricordato le vicende amministrative più clamorose dell'attualità cittadina (Boc, Via Brenta, filobus) senza dimenticare altre questioni che rischiano di condizionare pesantemente la campagna elettorale, come il concorso per vigili urbani o la nuova graduatoria per l'accesso alle case popolari. Antonio Buccoliero ha annunciato la presenza, nella sua lista, di uno degli oltre mille candidati a diventare agente della municipale e ha anche lanciato il guanto della sfida all'Udc dichiarando di puntare al primo posto nella coalizione in termini di preferenze

Quanto al risultato finale, le previsioni - e le speranze - sono ottimistiche. Ruggeri, Negro e gli altri ritengono di aver proposto una candidatura "tecnica" di altro profilo, in grado di parlare "ai leccesi dei loro problemi, indipendentemente che siano di centrodestra o di centrosinistra". Tradotto in numeri, la coalizione dei moderati punta al ballottaggio e per arrivarci ha dato il via ad un arruolamento di candidati in grado di portare molta acqua al mulino di Melica, a partire da Antonio Marciante (nel 2010 con la Puglia per Vendola, prima ancora con Forza Italia) e con Antonio Stomeo, dirigente dell'Azienda sanitaria locale di Lecce.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Udc presenta Melica ma il partito è spaccato. Ruggeri nel mirino

LeccePrima è in caricamento