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Primarie centrodestra, accordo su data: si faranno al Tiziano il 26 febbraio

Perrone e Pagliaro trovano l'accordo sulla data. Tra meno di un mese, dunque, la consultazione. I seggi potrebbero essere da 18 a 20. Per il ruolo di presidente del comitato di garanzia si pensa al senatore Giorgio De Giuseppe

LECCE - Dopo il "baricentrismo" culturale denunciato da Paolo Perrone, arriva quello in salsa ecologico - ambientale, contestato dal suo omonimo, Paolo Pagliaro. Critico nei confronti della kermesse "Mediterre", consolidato appuntamento della Regione Puglia, che, giunto alla sua settima edizione, prenderà il via a partire da oggi, fino al prossimo 4 febbraio, per promuovere  e diffondere  la cultura ambientale, l'editore ha dichiarato che "non ci sarebbe nulla di male a sostenere un’iniziativa di tutela e promozione del patrimonio ambientale se non si trattasse della solita tutela e della solita promozione della solita zona, da mettere in campo nel solito posto cioè Bari. Il milione e 100 mila euro complessivo per l’edizione di quest’anno di Mediterre è una cifra abnorme, non tanto in senso assoluto, quanto in senso baricentrico. Stranamente baricentrico, no? ".

Sono alcune delle dichiarazioni di Paolo Pagliaro che, cogliendo l'occasione, ha rammentato la paternità fittiana dell'iniziativa. "La nostra proposta - ha aggiunto l'editore-  si inserisce nell’ambito di una più responsabile ed equilibrata offerta degli eventi culturali, anche in seno alle politiche dell’assessorato all’ambiente per creare coinvolgimento con le agenzie e i soggetti locali e per vitalizzare quei territori depressi nonostante la riconosciuta vocazione ad un turismo agricolo, rurale ed ecologico.Ecco perché candidiamo la città di Lecce ad accogliere l’iniziativa regionale denominata Mediterre. Lecce e il suo hinterland hanno spiccate caratteristiche che si prestano perfettamente a questa materia. Possibile che all’amministrazione regionale che governa – o dice di governare – una regione così grande non venga mai in mente di realizzare iniziative costose e dispendiose anche da queste parti? E’ un mistero incomprensibile al quale, sia chiaro, non ci rassegneremo mai".

Ma la novità sostanziale di oggi è l'accordo sulla data delle primarie, che per la prima volta "bagneranno" la designazione del candidato sindaco del centrodestra. La data definitiva è quella del 26 febbraio, a metà strada tra il 19 indicato dal sindaco in carica - che aveva chiesto di forzare i tempi per lasciare poi spazio alla campagna elettorale vera e popria -, e la prima domenica di marzo, caldeggiata dall'editore di Telerama per avere una settimana in più per "lavorare ai fianchi" l'elettorato di centrodestra, soprattutto quello di opionione. Il luogo prescelto è il Tiziano. Si voterà dalle 8 alle 22, non si dovrà versare un euro ma eventualmente gli elettori potranno contribuire volontariamente. Avranno diritto di voto, come nelle primarie del centrosinistra, i cittadini leccesi, compresi gli immigrati residenti e il 17enni che compiranno la maggiore età entro la data delle amministrative. Per quanto riguarda il regolamento e il comitato di garanzia, Perrone e Pagliaro avrebbero individuato nel senatore Giorgio De Giuseppe la figura di presidente, che dovrebbe poi essere affiancata da tre esponenti per candidato.

Sulle primarie del centrodestra, contemporaneamente, si è espresso però anche Antonio Buccoliero, neopresidente del gruppo consiliare dei Moderati e Popolari, spronando il movimento "Alleanza per Lecce" a "correre da sola". "La Lecce sociale - ha affermato il consigliere regionale di MeP, rinnega l'accordo con il centrodestra per le primarie. Apl riveda la propria decisione di lanciare la sfida alle primarie con il centrodestra e affronti con coraggio un percorso autonomo nella prossima campagna elettorale a Lecce”.

Che quella solitaria della coalizione, sia l'unica via percorribile, Buccoliero lo ha ribadito spesso, all'interno della nota diramata questa mattina. "Così come previsto al secondo punto della mozione approvata in assemblea che, peraltro, prevedeva solo una disponibilità ad affrontare le primarie ma non una necessità assoluta. Non mi piace- ha proseguito Buccoliero - il clima di chi, affrontando la campagna elettorale incombente, parla del suo avversario e non si limita ad enucleare i contenuti del proprio progetto politico ed i temi della città che si intendono sviscerare nell’esclusivo interesse dei leccesi". 

 

 

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