rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni comunali 2012

Salvemini: “Dei 23 milioni del filobus, nemmeno un euro per gli ipovedenti”

Sulla polemica tra Paolo Perrone e Loredana Capone , il capolista di “Lecce Bene Comune” ricorda al primo cittadino l’immobilismo dell’amministrazione in tema di politiche sociali e la carenza di risultati conseguiti

 

LECCE –  Carlo Salvemini interviene sulla polemica tra il sindaco, Paolo Perrone, e il candidato sindaco del centrosinistra, Loredana Capone.  “E' frequente il rischio che la comunicazione politica in campagna elettorale assuma i toni della propaganda. Per evitarlo è necessario fare prevalere sempre senso responsabilità e rispetto nei confronti della cittadinanza. Che sono evidentemente mancate al Sindaco nel corso della conferenza stampa convocata ieri per discutere delle politiche di welfare rivelatasi, inevitabilmente, un spot di modestissima qualità. Basti osservare, come ha puntualmente evidenziato ieri Loredana Capone, che stralci consistenti del programma presentato ieri sono presi  integralmente da quello del 2007 a conferma di un evidente immobilismo e carenza di risultati ottenuti.

Era complicato del resto pretendere di più se solo si ricorda che in questi cinque anni chi definisce "centrali nella futura azione amministrativa" le politiche sociali non ha inteso costituire un Assessorato al Welfare per dare  sostanza di gestione, stabile e certa, ad un settore denso di tante forme di fragilità. E questo nonostante Lecce sia Comune capofila, con importantissime funzioni, di un Ambito territoriale costituito da 10 Comuni; e nonostante l’Ufficio di Piano, (braccio operativo della Conferenza dei sindaci per l’amministrazione delle politiche di welfare sul territorio dei 10 Comuni) sia ubicato nella città di Lecce. Un paradosso  non senza conseguenze rispetto alla qualità delle prestazioni erogate”.

“Ma anche  i propositi per il futuro non brillano certo di originalità, di iniziativa. Qualche esempio: il “Dopo di noi”, il Centro polivalente per disabili di via Vecchia Carmiano, i Centri socio educativi e riabilitativi per disabili, il Centro diurno per minori “Volare Alto” etc., elencati nell’azione amministrativa di questi anni, sono tutti servizi realizzati interamente dall’Ambito territoriale e non dall’amministrazione comunale di Lecce e per di più con i finanziamenti provenienti dalla Regione Puglia.

Il proposito di istituire un “Centro per la famiglia” in  città denuncia poi, una colpevole disattenzione. È noto, infatti, come sia già esistente a Lecce un Centro risorse famiglie con analoghi compiti e funzioni, per opera della Provincia e realizzato, ancora una volta, con finanziamenti della Regione Puglia. Piuttosto che duplicare gli interventi, a tutto danno delle già risicate casse del fondo sociale, sarebbe opportuno attuare economie di scala che valorizzino l’esistente, potenziando tutte le risorse in campo: questa, Perrone, è la sussidiarietà”.

“E ancora: sarebbe importante spiegare perché se le politiche in favore delle persone disabili sono, come sostenuto, così centrali nella futura amministrazione, esse  non abbiano rappresentato per tanti anni, alcun elemento di confronto né di intervento nell’amministrazione della città. Neanche nelle scelte effettuate di recente. Un esempio? Di 23 milioni di euro spesi per realizzare la rete del filobus, neanche un euro è stato destinato per rendere accessibile il mezzo alle persone ipovedenti e non vedenti: centinaia di cittadini leccesi esclusi dal trasporto, altro che barriere architettoniche. Consiglio al sindaco, per il futuro, di evitare messaggi così poco rispettosi della verità. Soprattutto quando essi pretendono di ottenere attenzioni e riconoscimenti in un settore, quello del disagio sociale, che suggerisce approcci sobri e impegni silenziosi. Se c'è un rischio che dovremmo tutti scongiurare è quello di rafforzare nei nostri concittadini l'idea che si voglia costruire consenso sui diritti dei deboli. Naturalmente non mi aspetto di essere ascoltato”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Salvemini: “Dei 23 milioni del filobus, nemmeno un euro per gli ipovedenti”

LeccePrima è in caricamento