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Elezioni comunali 2012 Otranto

Assemblea per annunciare il candidato: Axo “svela” le sue carte

Il 4 dicembre verrà ufficializzato il nome che guiderà l'opposizione consiliare alle prossime amministrative: nessuna novità dell'ultima ora, con Sammarruco che si appresta ad aprire la campagna elettorale

OTRANTO – Un principio di amministrative nella città dei Martiri: come filtrato nei giorni scorsi, il gruppo di opposizione a Palazzo Melorio, Alleanza per Otranto, ha convocato un’assemblea per domenica 4 dicembre, al ristorante Miramare, in cui verrà ufficializzato il proprio candidato sindaco. Da ieri sera, infatti, sono stati affissi i manifesti che rendono pubblico l’atteso incontro, con cui verrà avviata la campagna elettorale dello schieramento (per ora l’unico davvero certo) contrapposto al sindaco uscente, Luciano Cariddi.

Per gli amanti del genere “Carramba”, non sono previste, però, sorprese dell’ultima ora, in quanto, com’è noto, da tempo, la scelta è ricaduta, non senza un dibattito acceso e difficile, su Corrado Sammarruco, avvocato già capolista nel 2007 e per cinque anni capogruppo di opposizione in consiglio comunale. Tra le controindicazioni possibili di questa candidatura, secondo alcune voci scettiche, ci sarebbe il fatto di non rappresentare a pieno un’alternativa “nuova”, visto la sua presenza in varie legislature a Palazzo Melorio, sommata a quella maturata nell’assise di Palazzo dei Celestini; d’altro canto, però, l’esperienza, secondo i sostenitori, potrebbe proprio essere il punto di forza, in un momento politico, che a più livelli sembrerebbe non permettere troppe improvvisazioni.

Inoltre, nel dibattito interno al gruppo, Sammarruco ha dimostrato ancora una volta, come cinque anni fa, un’abilità “contrattuale” superiore rispetto alle altri componenti, riuscendo a far convergere le posizioni più distanti sulle proprie: in buona sostanza, ha vinto il “verbo”, ossia quell’indicazione di massima, un po’ fatalista, ma efficace del “senza di lui, nessuna Alleanza per Otranto”, bisbigliato negli incontri propedeutici alla sua candidatura.

Nell’opposizione ci si affida a tre elementi: il malcontento sulla gestione amministrativa vigente, di cui l’espressione più eclatante è la nascita del gruppo di Nuovi Orizzonti, con l’intenzione di riuscire a far convergere quel consenso mancante al governo cittadino su di sé; in secondo luogo, la convinzione che, come accaduto in passato, per esempio allo stesso ex sindaco, Francesco Bruni, una prima sconfitta possa fungere da preludio ad una rivincita in “seconda partita”; infine, mettendo a disposizione dei cittadini un programma convincente e davvero alternativo, che possa fare la differenza e convincere gli indecisi: in tal senso, l’appuntamento di dicembre potrà permettere di intravedere le linee direttrici di questo percorso.

CIMG2579-2-2Quel che è indubbio è che Alleanza per Otranto così com’è non è più la stessa esperienza del 2007 e con questo, Sammarruco dovrà fare i conti inevitabilmente: all’epoca, si giunse ad una lista nelle ultime ore utili, mettendo assieme più componenti di varia estrazione politica, comprensive delle varie diaspore delle forze in campo, a destra come a sinistra, passando per gli ambientalisti, sino ai reduci dall’amministrazione Bruni e alla determinante annessione con il movimento “I love Otranto”. Una grande coalizione che portò in poche settimane ad un’importante rimonta, che, però, non si completò totalmente.

Dal 2008 in poi, Alleanza per Otranto ha iniziato un cammino di identificazione col Pdl nazionale, caratterizzato dal forte radicamento del movimento nel centrodestra; e sebbene gli appelli degli ultimi mesi siano stati rivolti alla ricreazione di una realtà civica, è innegabile che “AxO”, pur non avendo cambiato nome, oggi sia espressione rappresentativa del Popolo della libertà locale. A dimostrazione di ciò, il dibattito tutto interno sulla candidatura a sindaco, così come la nuova veste del logo, a tinte blu e bianche, segno anche “cromatico” di un cambiamento rispetto all’esperienza precedente. Ed è innegabile che molte delle componenti che nel 2007 erano dentro il recinto di AxO, oggi ne stiano fuori.

Sammarruco dovrà, dunque, affrontare il difficile compito di ricreare una forza civica (probabilmente diversa dal 2007), non trascurando l’importanza, questa volta, di aver e a disposizione un unico risultato utile, la vittoria. Se, infatti, nel passato, la sconfitta trovava la sua logica nella tempistica della presentazione del capolista, oggi che un candidato c’è, a ben sei mesi dalle elezioni, un risultato ulteriormente negativo non lascerebbe alibi sulle responsabilità personali, soprattutto da parte di chi, all’interno del gruppo, ritiene che intorno al suo nome non sia possibile proporre un allargamento del fronte. Toccherà al candidato far ricredere i detrattori e dimostrare come davvero “non si cammina più da soli”.

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