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Vandalismo e polemiche. Poli Bortone: “Perrone poco accorto”

Continua il dibattito sulle scritte vandaliche a Porta Napoli. Dopo Loredana Capone, anche la senatrice di Io Sud "stuzzica" il primo cittadino: "Singolare che si sia accorto di tutto solo dalla sua passeggiata di ieri"

LECCE – Scritte vandaliche a Porta Napoli, le polemiche non si spengono, soprattutto alla luce delle dichiarazioni da “pugno duro” di Paolo Perrone. Dopo Loredana Capone, vicepresidente regionale e candidata sindaco del centrosinistra, che aveva giudicato tardivo l’atteggiamento di Perrone, quasi ad ammettere le colpe amministrative degli anni in materia, oggi le fa eco Adriana Poli Bortone, senatrice e presidente di Io Sud.

L’ex sindaco di Lecce torna a stuzzicare il suo successore: “E’ davvero singolare – afferma - che Perrone si sia accorto solo nel corso della sua passeggiata di ieri delle scritte su Porta Napoli. E’ da settembre che denuncio questa situazione, che ho fatto presente anche qualche tempo dopo al nuovo prefetto nel corso del primo incontro che ho avuto”.

“Nella stessa zona – sottolinea - già negli anni scorsi abbiamo letto delle scritte ingiuriose nei confronti delle istituzioni. Vorrei ricordare in merito che a suo tempo feci installare nella nostra città delle lavagne per permettere ai giovani di dare sfogo alla loro creatività senza limiti, e ricordo anche che avviammo un’indagine (anche grafologica) per capire il tipo di disagio dei giovani partendo proprio dal fenomeno delle scritte sui muri. I risultati di questa indagine furono inviati anche alla Questura”.

Perrone, in tarda serata, aveva replicato alla Capone, sottolineando di non essersi meravigliato del fatto che la vicepresidente stigmatizzasse la “presunta disattenzione dell’amministrazione” e non l’inciviltà dei vandali, paventando l’interesse della candidata di “non disperdere il voto nemmeno di chi imbratta i muri con frasi di chiara ispirazione ideologica”.

Loredana Capone a Perrone: “Che c'entra l'ideologia?”

Sull’argomento replica al sindaco Perrone Loredana Capone, candidata alla poltrona di primo cittadino e per il Pd e vice presidente della Regione Puglia: “Non posso tacere di fronte a tanto disamore verso il proprio territorio, non posso lasciare che i cittadini, che questa mattina hanno letto i giornali – afferma - si sentano presi in giro, preda di una banale lite da campagna elettorale, così, come il sindaco ha esplicitamente ammesso essere da parte sua”.

E aggiunge: “In ballo qui non ci sono presenzialismi, personalismi, bigottismi. La posta in gioco è il bene comune e la salvaguardia dei monumenti e delle bellezze artistiche e architettoniche della nostra città. Al sindaco che lancia il messaggio che, laddove il contenuto della scritta apparsa su Porta Napoli fosse stato un altro io mi sarei espressa diversamente, allora, chiedo: non sarà proprio il suo di pensiero ad essere malsano? Voleva forse dire che lui non avrebbe denunciato con così tanta passione l’accaduto se al posto di “No Tav”, fosse stato scritto “Capone m….”!?

“Che c'entra l'ideologia? . si chiede. “Se una scritta deturpa, deturpa e basta. Dare una connotazione politica ad un fatto che riguarda prettamente il decoro urbano della città è stata una mossa da perdente, e non da ‘candidato perdente’ quanto piuttosto da ‘sindaco perdente’.

La sua proposta: “Ad ogni modo, quando ieri ho scritto che bisogna lavorare per promuovere l'arte urbana intendevo dire che una buona strategia che potrebbe risolvere anche il problema della violazione dei beni culturali, potrebbe essere quella di creare spazi pubblici destinati a interventi di creatività. E chissà che, magari, chi oggi si limita a imbrattare con scritte potrebbe, invece, avere voglia di lasciare una traccia diversa, di cimentarsi nella trasposizione di un pensiero in arte visiva”.

Intanto, il candidato alle primarie del centrodestra, Paolo Pagliaro ha incontrato oggi i produttori salentini al mercatino Farmer market della Coldiretti  e gli operatori della darsena di San Cataldo: “L'esigenza della promozione delle nostre produzioni – ha chiarito a commento - attraverso un reale progetto di prodotti a km 0. Incentivare i consumi attraverso una giusta promozione e alla sensibilizzazione all’acquisto consapevole per ogni attività commerciale salentina significa aiutare chi in questi anni ha affrontato una globalizzazione del mercato spesso lesiva per i nostri agricoltori, i produttori e le nostre imprese”.

Quanto alla situazione della darsena, ha chiarito: “Molti operatori da anni attendono un reale intervento per lo sviluppo di San Cataldo dal punto di vista turistico e residenziale, attende la rinascita da troppi ostacolata. I romani per recarsi a Fregene per soli 50 km subiscono traffico e cattivo mare, i leccesi in soli cinque minuti di auto non comprendono il motivo per cui non possa esserci la nascita di Lecce Lido (San Cataldo), che diventerebbe riferimento ricettivo per molti turisti che, scegliendo Lecce , non percepiscono di esser in una città di mare”.

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