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Elezioni Politiche 2013

Casini, tappa a Lecce: "Tempo della responsabilità. Stop alle promesse facili"

Il leader dell'Udc all'hotel Tiziano difende il ruolo strategico del proprio partito nel percorso centrista di Monti, dice no al "bipolarismo muscolare", boccia il ritorno di Berlusconi. Da Sanza appello al Pd: "Lasci Vendola"

LECCE - Stop alle facili promesse nel segno della serietà del momento. Fine del bipolarismo muscolare in nome di una terza via nel solco di quanto fatto in un anno e mezzo di governo dall'esecutivo presieduto da Mario Monti. Si riassume in questi due concetti essenziali l'intervento di Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, nella sua visita a Lecce, in un'assemblea di militanti e simpatizzanti all'Hotel Tiziano.

Casini, affiancato dal coordinatore provinciale, Salvatore Ruggeri, e dal consigliere comunale leccese, Luigi Melica, ha affrontato tutti i temi della campagna elettorale, non risparmiando le critiche a Silvio Berlusconi e al suo "ritorno in campo", ricordando che il passo indietro compiuto dall'ex premier non è stato un "atto di generosità come cerca di far credere", ma perché "incapace di risolvere i problemi di questo Paese, quelli che lui stesso ha creato".

Il leader dell'Udc ha rivendicato il ruolo primario del suo partito nel "cantare fuori dal coro" e nella proposta di continuità con l'esperienza del governo tecnico, per evitare di finire come la Grecia e sottolineando la propria vocazione a difesa del mezzogiorno e dell'idea di una nazione lontana dai populismi e contraddizioni dell'accordo Lega Nord e Pdl.

"Siamo ad un bivio - ha sottolineato il leader dell'Udc -, siamo chiamati a scegliere se tornare indietro o a andare avanti". Casini ha evidenziato l'importanza del governo Monti, che come un medico ha dovuto operare un Paese a rischio collasso. Per questo, le promesse che arrivano da altre parti sono "irresponsabili". Inevitabile un passaggio sulla "famiglia" e sulla specifica attenzione che l'Udc vuole dare a questo tema: "Più figli, meno tasse" è lo slogan scelto per chiarire la linea programmatica della coalizione centrista. Ma anche interventi a favore delle imprese, per favorire la ripresa e la crescita.

Anche Angelo Sanza, coordinatore pugliese del partito, ha aggiunto in una nota: "Stavolta ci troviamo di fronte ad una sfida importante: le tre forze politiche che sostengono Monti sono la vera novità di questa campagna elettorale. Guai a cadere ancora una volta dietro le fuffe di Berlusconi. Chi gli va ancora dietro non prende seriamente la politica. Tra Crozza e Berlusconi non c'è nessuna differenza. Solo che Crozza fa ridere per professione, Berlusconi a danno degli italiani".

"Senza Casini e Fini - ha spiegato - non sarebbe mai nato il progetto Monti, e il premier l'ha detto con grande onestà. Senza di loro non ci sarebbe stato questo 'fatto nuovo'. Appena un anno facasiniplatea-2, eravamo sull'orlo del burrone; una condizione che ha dovuto misurare la Grecia e noi vi eravamo vicini. I sacrifici di tutti gli italiani sono stati la conseguenza di anni di mancato governo. Con Monti abbiamo ridato dignità a questo Paese".

Sanza ha poi avvertito il Pd: "Adesso il centrosinistra più responsabile deve capire che Vendola sarebbe una palla al piede sul percorso delle riforme e della modernizzazione del nostro Paese. Stiamo lavorando affinché questo progetto politico possa essere soddisfatto anche in Puglia, a partire dalle prossime elezioni amministrative. Ma il nuovo centro si presenterà anche per la Regione. Adesso, dalle politiche, compiamo i primi passi con il nuovo soggetto politico. Stiamo raccogliendo, per raggiungere l'ambizioso obiettivo - conclude Sanza - il meglio delle forze sociali di questo territorio".

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