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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Xylella e varianti urbanistiche, no al lodo Blasi. Divisioni nella maggioranza

L'emendamento contro la possibile speculazione, seppur riformulato, è stato bocciato in commissione. L'esponente Pd minaccia di rompere con Emiliano

BARI – L’emendamento contro il pericolo di speculazione sui terreni colpiti dalla xylella o dal complesso del disseccamento rapido dell’ulivo non supera l’ostacolo del voto in commissione. 

Sergio Blasi, del Partito Democratico, punta l’indice contro le civiche a sostegno del presidente Emiliano e non esclude di lasciare la maggioranza di centrosinistra. La proposta è quella di imporre un vincolo sulla destinazione urbanistica degli uliveti dove è stata accertata la presenza del batterio o del complesso del disseccamento rapido.

L’idea, sin dalla sua formulazione, non è piaciuta né alla minoranza di centrodestra, né a pezzi della maggioranza perché infliggerebbe un ulteriore danno ai proprietari soggetti non solo alla scure dell’eradicazione, ma anche all’impossibilità di fare dei terreni un uso diverso da quello originario.

Dopo un primo tentativo naufragato in consiglio a dicembre, Blasi ha quindi proceduto a una riformulazione, concordata anche con l’assessore alla Pianificazione territoriale, Anna Maria Curcuruto, riducendo la durata del vincolo da 15 a 7 anni, ma il voto odierno (seduta congiunta della quarta e quinta commissione), gli è stato nuovamente sfavorevole. 

Il centrodestra ha votato contro l'emendamento, così come il consigliere di maggioranza Pendinelli (gruppo Emiliano Sindaco di Puglia), mentre sono usciti dall’aula Pisicchio (La Puglia con Emiliano), Longo (Popolari), Mennea e Amati (Pd). Blasi è andato su tutte le furie. Dopo aver rielaborato il testo pensava infatti di aver superato le resistenze: “Tutto sembrava essere pronto per dotare la nostra regione di questo importante presidio legislativo di prevenzione. Invece abbiamo raccolto un’altra delusione. E spiace constatare che sia stato proprio il comportamento dei consiglieri più vicini al presidente a provocare la nuova bocciatura”.

“Il voto della maggioranza – ha concluso Blasi - crea in me grande turbamento e per me oggi comincia una riflessione serena ma seria sulla natura di questa maggioranza e sulla compatibilità o meno delle mie posizioni con essa. Mi auguro che il presidente voglia porre rimedio portando velocemente il testo in consiglio regionale”.

I commenti.

Dalla Puglia con Emiliano arriva una nota interlocutoria: “Le nostre liste civiche non hanno alcuna preclusione concettuale nei confronti del tema. Anzi, come consiglieri siamo pronti a discutere nel merito e con un confronto ampio e costruttivo all’interno del consiglio regionale. La massima assise dove non mancherà il nostro apporto, sempre e solo nell’interesse dei cittadini pugliesi. L’emergenza Xylella è un tema molto sentito dall’intera comunità pugliese e auspichiamo una sempre più ampia convergenza sulle soluzioni da adottare per tutelare i nostri ulivi e le aree colpite dal batterio”. 

“Non è ancora chiaro a questo Governo – hanno dichiarato in una nota i consigliere del Movimento 5 Stelle - il ruolo fondativo della nostra agricoltura nella tutela del territorio interessato in questi anni da una edificazione selvaggia spesso oggetto di varianti attraverso strumenti urbanistici che non colgono le attuali esigenze socio economiche e paesaggistiche, dal momento che sembra non si voglia far nulla per bloccare la corsa al consumo di suolo e alle speculazioni già in atto nelle campagne salentine”.

Soddisfatto il gruppo consiliare dei Conservatori e Riformisti anche perché l’esito della votazione ha di nuovo messo in risalto l’esistenza di due linee nella maggioranza. Ma ci sono anche ragioni di merito a motivare l’opposizione: “La legge Blasi partiva da un presupposto sbagliato nei confronti dei sindaci, che rispediamo al mittente: è come affermare che bisogna mettere i sindaci ‘sotto tutela’ perché potrebbero concedere facilmente le varianti urbanistiche, sotto non si capisce bene quali ‘pressioni’. Fermo restando che vige il principio della buona fede è bene ricordare che le varianti urbanistiche non sono provvedimenti che il sindaco o una maggioranza prende in solitudine. Per questo motivo avevamo chiesto proprio  l’audizione dei sindaci in Commissione per sentire il loro parere rispetto a questa  proposta di legge”.

Per il coordinamento salentino di Sinistra Ecologia e Libertà “è un fatto molto grave che stride con l’esigenza di proteggere da speculazioni e abusi i terreni colpiti dal batterio ed è un esito di una votazione che spiazza perché, se ben ricordiamo, il presidente Emiliano aveva esternato condivisione rispetto alla necessità e alla volontà di prevenire una pratica vile e scellerata come quella della speculazione nei suoli colpiti da xylella e Codiro. Un governo regionale che guarda a un modello di sviluppo virtuoso dovrebbe quindi intervenire e cancellare questa pagina di cattiva politica scritta da una maggioranza oggi a dir poco opaca e inaffidabile”. 

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