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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Caos al pronto soccorso: Emiliano chiede verifiche e la Asl apre un'istruttoria

Sul caso che coinvolto un giovane che si era recato al "Vito Fazzi" in preda a forti dolori interviene il presidente della Regione Puglia

LECCE – Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha chiesto alla direttrice della Asl di Lecce, Silvana Melli, “di verificare quanto accaduto sabato sera al pronto soccorso del Vito Fazzi e se esistano i presupposti per provvedimenti disciplinari".

Il governatore si riferisce in particolare al caso del giovane che avrebbe atteso, riverso per terra per i forti dolori, oltre 30 minuti prima di essere visitato. Nella sala d'attesa dei codici bianchi e verdi si sarebbe creata un'atmosfera surreale, alla presenza di vigilantes chiamati per tenere a bada le rimostranze.

Più in generale, la vicenda che è stata riportata da alcuni presenti agli organi di stampa, ha riacceso l’attenzione su una situazione spesso al limite e che, in un passato non troppo lontano, ha innescato anche aggressioni ai danni del personale e momenti di prolungata tensione.

Mancanza di personale? Utilizzo improprio del pronto soccorso da parte degli utenti? Alla direttrice Melli il compito di rendere conto dell’accaduto, ma anche di sciogliere alcuni nodi che evidentemente influiscono sull’efficienza del reparto e sul rapporto con i cittadini. 

In serata l’Asl di Lecce ha comunicato di aver ufficialmente aperto un’istruttoria interna per valutare quanto accaduto sabato sera ad un paziente nel Pronto Soccorso. "Alla luce della gravità dei fatti denunciati sui mass media - si legge in una nota -, l’Asl ha ritenuto doveroso ricostruire in modo preciso i tempi e le modalità in cui si è svolta la vicenda.  Aduna prima analisi dei dati registrati sui sistemi telematici del 118 e del Pronto Soccorso, sarebbero trascorsi 22 minuti dalle 21,20, orario in cui il paziente ha rifiutato il trasporto all’Ospedale di Copertino, e le 21,42, orario di assegnazione del codice verde in Pronto Soccorso, ove lo stesso è giunto con mezzo proprio. L’incongruenza evidente rispetto a ciò che è stato pubblicato sui media, in cui si riferisce di un’ora d’attesa e anche oltre, ha indotto l’Asl a disporre un supplemento d’indagine per verificare con esattezza e in maniera circostanziata lo svolgimento dei fatti".

E' previsto per il 20 ottobre un ulteriore approfondimento ascoltando le versioni del personale interno.LAsl cercherà di ascoltare anche le testimonianze dei pazienti presenti sabato sera nel Pronto Soccorso, pur di sgombrare la vicenda da ogni dubbio e chiarire eventuali responsabilità. 

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