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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Gallipoli

Errico, sindaco in sella da un mese. Ma la giunta ancora non si vede

Cresce il malumore per il mancato varo della squadra di governo a Palazzo Balsamo. Manca la proclamazione degli eletti e c’è la “grana” bilancio. Petrucci sbotta: “E’ ora di decidere”. Dentro Quintana, dubbio su Greco e quota rosa

GALLIPOLI -  Il mosaico della giunta Errico è ormai pronto, o quasi. Ma dopo un mese esatto dall’esito del ballottaggio, per il sindaco di Gallipoli la giunta comunale può ancora attendere. “Sono pronto a dare una mano al sindaco” chiosa Sandro Quintana, segretario cittadino Udc, e assessore in pectore. Arduo invece il tentativo di vincere le resistenze di Antonella Greco, in quota Pd, e che il sindaco vorrebbe fortemente nell’esecutivo. Le ultime tessere devono essere ancora incastonate nel loro posto, quindi. E l’ufficializzazione non arriverà repentina. Giusto il tempo di un nuovo confronto con le segreterie provinciali e l’ultimo tentativo, accorato, di portare nella squadra proprio la consigliera Pd, Antonella Greco, che Errico avrebbe da sempre indicato come prima scelta “competente” alla quale affidare il ruolo di vicesindaco e alcune deleghe di rilievo. E in più per coprire anche il tassello della quota rosa che dovrà comparire nella lista dei cinque assessori di Palazzo Balsamo. Il gioco degli incastri continua a dilatare i tempi, e la città reclama la definizione della squadra di governo. E ora anche dai banchi dell’opposizione arriva il pressing asfissiante della civica “Gallipoli 2012” di Aldo Petrucci.

I conti non tornano? L’asse Pd-Udc vacilla sulle nomine? Bisogna attendere fiduciosi. Attendere formalmente che la commissione elettorale comunichi la proclamazione degli eletti. E a quanto è dato di sapere ci vorrà ancora qualche giorno. Meno formalmente c’è la latitanza di un Bilancio di previsione che nessuno sembra aver redatto. E con la grana ora della mancanza dei revisori dei conti (e del loro parere vincolante in calce al documento contabile), il cui mandato è scaduto, e per i quali il Comune ha diramato l’avviso pubblico per reclutare i nuovi componenti con domande da presentare entro il 29 giugno prossimo. Sta di fatto che ora dai banchi dell’opposizione Petrucci e la sua lista di riferimento scalpitano e ammoniscono: “Sono passati  44 giorni dai risultati elettorali del 6 e 7 maggio e 30 dall’esito del ballottaggio ed il sindaco non ha ancora nominato la giunta” si legge in una nota dell’associazione Gallipoli 2012, “eppure appena eletto Errico aveva promesso che in breve avrebbe formato la sua squadra, privilegiando competenze professionali, capacità tecniche e politiche. Come al solito Gallipoli arriverà per ultima, come se una efficiente e capace squadra di amministratori fosse un optional’, di cui si possa fare a meno soprattutto nel periodo estivo”.

E poi la serie incalzante di interrogativi posti dalla lista Petrucci: “Perché il sindaco non ha ancora formato la sua Giunta? Perché anche in questo adempimento Gallipoli è l’ultima nel Salento? E’ chiaro a tutti che questa inerzia e  questo ingiustificato ritardo nel nominare gli assessori trovano la loro causa negli appetiti dei partiti e dei gruppi che hanno formato la coalizione che ha sostenuto Errico, perché nessuno di essi intende rinunciare ad avere il suo posto a tavola.  Chi impedisce a Errico, dopo oltre 30 giorni dalla sua elezione, di presentare al popolo i suoi collaboratori, dando loro deleghe e direttive ed impegnandoli nell’attività amministrativa quotidiana, di cui la nostra città ha tanto bisogno? I vari partiti, il Pdl, Sel, il Pd, che tanto predicano di efficienza e trasparenza, non hanno nulla da dire?”. E la chiosa finale invita “il sindaco a superare i veti e respingere le richieste irricevibili, da qualsiasi parte esse provengano. Egli ne ha il potere e, quindi, decida. L’interesse della comunità viene prima di quello personale di qualche consigliere o compagno di cordata. La levantina furbizia di lasciare che gli altri, la struttura commissariale e quella burocratica, decidano, per evitare di assumersi responsabilità, è contraria al rispetto delle regole democratiche”.

Per il momento da Palazzo di città nessuna buona nuova in arrivo. Oltre ad aver appreso il coinvolgimento diretto del segretario cittadino Udc, Sandro Quintana e la postazione garantita anche alla quinta lista di “Volta la Carta” con Tony Piteo, anche se quest’ultima dovesse rimanere fuori dai giochi in seguito alle risultanze della commissione elettorale. C’è ancora un nome che ritorna prepotentemente in auge, quello dell’ingegnere Alberto Leopizzi spinto nella futura squadra di governo dal sostegno di oltre una decina di candidati della lista di “Gallipoli è Tua”. La lista in fase di disgregazione dopo l’esperienza elettorale non aveva indicato nessun nome da parte delle componenti del movimento di “Gallipoli è Tua” e della Dc (i rispettivi coordinatori, Giorgio Casalino e Roberto Gabellone avevano rimesso ogni decisione alle prerogative del sindaco Errico), mentre per Futuro è libertà era stato indicato il coordinatore Roby Cataldi. Ora invece sul tavolo della trattativa è arrivata l’indicazione di Leopizzi, a quanto pare sospinto anche dal consigliere eletto Cristian Carroccia. E la scelta si fa più ardua. E complicata. Sarà il sindaco ora a dover sciogliere ogni riserva, mentre è alle prese anche con il nodo della nomina del suo vice.

Con Antonella Greco (Pd) e Sandro Quintana (Udc) ancora in lizza, ma con i Democratici che preferirebbero la presidenza  del Consiglio comunale (appannaggio della stessa consigliere rieletta) e un assessorato con Enzo Mariello o Paolo Piccolo. Ma per il Pd la postazione in palio dovrebbe rimanere una sola. E il resto degli incastri è già noto, con la quota rosa (nel caso la Greco non entrasse in giunta) che vedrebbe, Sabrina Rolli, della lista del sindaco, sempre più in pole position. Confermato anche il tandem tra Tony Piteo in giunta e Paolo Barba (in consiglio) per la civica Volta la Carta. E la lista del sindaco che dovrebbe esprimere anche il giovane Giovanni Fiore che aprirebbe le porte dell’assise ad Attila Piccolo, primo dei non eletti. E proiettato in giunta se anche Fiore decidesse di rimare in Consiglio e rivendicasse un ruolo per l’Ente parco. L’Udc, forte di due postazioni porta nell’esecutivo Quintana, e punta alla presidenza del Consiglio con Giancarlo Padovano. In ribasso la presidenza dell’Ente Parco con Salvatore Guglielmetti. Ma su questa carica il sindaco Errico potrebbe ancora tergiversare avocandola a se, o eventualmente indicando la figura di Felice Stasi, che al momento non trova collocazione nel mosaico della giunta.

 

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