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Ex catasto, il parcheggio proibito: i geometri minacciano uno sciopero

Dopo le iniziative dell'Agenzia del demanio, proprietaria dell'area, i professionisti chiedono una revoca. Il presidente Rizzo: "Tolti altri parcheggi in una città che già n'è povera e che usiamo per il nostro lavoro." Fra le proposte, l'affidamento della gestione al Comune di Lecce

LECCE – Parcheggio chiuso? Area proibita? Auto tenute alla larga? Il Collegio provinciale di geometri e geometri liberi professionisti davvero non ci sta e oggi prende posizione, annunciando possibili iniziative. Per esempio, un clamoroso sciopero della categoria, che inevitabilmente provocherebbe disagio a quanti si affidano alle loro prestazioni. “Mica andiamo lì per passare il tempo”, sbottano. “Per noi è lavoro”.

Il problema è esploso nei giorni scorsi, quando si è deciso di inibire l’accesso alle auto nel piazzale di viale Gallipoli davanti all’ex catasto, attualmente Ufficio del territorio - agenzia delle entrate. Una scelta che il collegio dei geometri giudica “infelice”. 

L’area appartiene all’Agenzia del demanio che, per ragioni di sicurezza, ha deciso di chiudere ogni varco con pilomat dotati di catene. E quell’area, da sempre, è usata dai dipendenti dell’agenzia, dai residenti, e dai numerosi geometri iscritti all’albo che ogni giorni si recano in quegli uffici per svolgere la loro professione tecnica.

Ebbene, secondo i professionisti, la questione sarebbe stata gestita in modo superficiale e per questo lanciano oggi alcune proposte. Per esempio, affidare la gestione del parcheggio al Comune.  “Il Collegio provinciale dei geometri – spiega il presidente, Eugenio Rizzo – non può assolutamente condividere l’iniziativa dell’Agenzia del demanio. Anche se ispirata da motivazioni di sicurezza – precisa -, la decisione di chiudere il parcheggio è stata presa frettolosamente e senza tener conto delle conseguenze e dei disagi che avrebbe arrecato ai cittadini e ai lavoratori”.

“In una città interessata da crescenti problemi di traffico e privata, negli ultimi mesi, di centinaia di posti auto per la chiusura di alcuni parcheggi pubblici - aggiunge -, l’inibizione di un’altra importantissima area-parcheggio, a servizio di un’utenza non secondaria, risulta davvero inaccettabile”.

Rizzo ricorda ancora che i geometri “non si recano all’ex catasto per passare il tempo, ma svolgono, come è noto, un servizio professionale che ha dei costi soprattutto per gli utenti-committenti. Costringere i professionisti a girare a vuoto – ammonisce -, magari per ore, per cercare un parcheggio, non provoca soltanto disagio, ma anche pregiudizi sulla qualità e quantità dei servizi offerti ai cittadini”.

Una parte considerevole delle attività dell’Agenzia delle entrate oggi si realizza con i sistemi informatici-telematici, e questo è ovvio, tuttavia, “anche vero che il front-office garantito dall’Ufficio del territorio tuttora risulta irrinunciabile per risolvere innumerevoli problematiche relative alla gestione degli immobili privati, non solo dal punto di vista delle pratiche tecniche ad essi legati, ma anche dal punto di vista dell’interesse dell’erario”.

Rizzo, a noi dei geometri leccesi, invita quindi il direttore dell’Agenzia del demanio a rivedere la decisione, chiedendo una revoca, e propone l’affidamento della gestione del parcheggio al Comune. Una richiesta formale è stata inoltrata all’amministrazione comunale.

“In caso contrario, saremo costretti ad avviare azioni per tutelare l’interesse della categoria”, conclude il presidente. “Non escludiamo, se la scelta di mantenere chiuso il parcheggio dovesse prolungarsi, uno sciopero di tutti i geometri liberi professionisti della provincia di Lecce e altre forme di protesta pubblica”.

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