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Feretri nello stanzino, il consigliere pubblica gli atti. Per l'Asl norme violate

Non si spegne la polemica a Copertino. Nobile ritiene urgente convocare il Consiglio. Ed esibisce l'esito dell'ispezione. La replica della Giunta: "Speculazione"

COPERTINO – Non si placano le polemiche a Copertino, sul caso dei feretri camposanto “parcheggiati” nei giorni scorsi in uno stanzino. La segnalazione presentata alla autorità il 13 febbraio dal consigliere  comunale Vincenzo Nobile, con una meticolosa descrizione della situazione, aveva fatto sobbalzare subito dopo il sindaco, Sandrina Schito, con tanto di accusa di strumentalizzare i sentimenti per fare lotta politica, rassicurando che il problema, dovuto al maltempo, era rientrato, e che non ci fosse motivo per ritenere che le condizioni igienico-sanitarie fossero a rischio.

La replica del primo cittadino non è piaciuta a Nobile, secondo il quale la vicenda non dovrebbe essere minimizzata. Tanto che proprio oggi rinfocola le accuse, pubblicando per intero sul suo profilo Facebook gli atti seguiti all’ispezione del personale dell’Unità operativa di Copertino che fa capo al Dipartimento di prevenzione – Area Nord del Servizio di igiene e sanità pubblica. E, proprio sulla scorta di quanto riportato nel verbale d’intervento dagli ispettori dell’Asl, rinnova oggi con maggior vigore la convocazione sia delle Commissioni consiliari Sanità e Lavori pubblici, sia di un Consiglio comunale. Pretendendo, nel contempo, le scuse del sindaco Sandrina Schito.

Le carenze riscontrate

Senza titolo-1-5-86Nelle carte esibite pubblicamente da Nobile, si evince questo: dal controllo degli ispettori sanitari con i carabinieri della tenenza copertinese, è emerso come in una stanza attigua ai servizi igienici cimiteriali fossero stati posizionati dai giorni precedenti cinque feretri estumulati. Uno di questi pare si trovasse lì addirittura dal 24 gennaio scorso. All’atto del controllo, quattro salme risultavano chiuse con le loro coperture di legno e zinco, una priva dell’intera cassa di legno.

I feretri non erano del tutto decomposti, avrebbe illustrato il personale presente agli ispettori, per questo i resti mortali non sarebbero stati raccolti nelle cassette ossario. E fra vari problemi, come personale mancante e maltempo, non era stato possibile scavare fosse per inumare i feretri. Fatti in contrasto con il regolamento di polizia mortuaria, rilevano gli ispettori.

Trascorso il periodo della concessione comunale, solitamente di vent’anni, se la mineralizzazione dei cadaveri non è completa, occorre infatti praticare un’apertura nelle casse metalliche per consentire la ripresa del processo fisico. E l’inumazione dovrebbe avvenire nell’arco della stessa giornata, per una questione di decoro, ma soprattutto per scongiurare rischi sanitari. Provvedendo subito dopo alla bonifica dei luoghi. Violazioni delle norme che vengono giudicate "gravi". 

Altre annotazioni degli ispettori

A ciò si aggiungono altre annotazioni, come si legge nelle carte.  Per esempio, già in passato l’Asl avrebbe mosso contestazioni su problemi strutturali e igienici di altra natura nel camposanto copertinese, rilevando anche nel corso dell’ultimo sopralluogo dei giorni scorsi, la presenza di rifiuti cimiteriali nell’ortale alle spalle della camera mortuaria, l’approvvigionamento idrico non a norma, cantieri con lavori non ancora ultimati che rendono difficile l’accessibilità ai cittadini. Tutte situazioni alle quali porre rimedio. E motivi validi, per il consigliere Nobile, per interessare con un urgenza il Consiglio comunale e le Commissioni.    

La replica della Giunta di Copertino

"Fermo restando che è squallido speculare sui defunti e sui sentimenti privati dei cittadini giocando sul sensazionalismo, l'intera Giunta comunale a seguito dell'ennesima nota del consigliere Nobile (LeU)  accompagnata dalla relazione della Asl, risponde con il supporto della relazione tecnica della posizione organizzativa dell'architetto Greco Pietro Antonio". Inizia così la replica dell'amministrazione comunale copertinese.

"La visione esaustiva dell'accaduto - spiega - si può  avere solo con la completa lettura degli atti e non su parziali conoscenze. Questa amministrazione ha accolto con estrema preoccupazione le parole del 13 febbraio del consigliere Nobile  e ha immediatamente preteso una risposta dall'ufficio competente. Le verifiche effettuate e la pronta risposta tecnica hanno tuttavia dimostrato che si è agito nella norma e nel rispetto dei cittadini e dei defunti seppur in una situazione di emergenza".

"Pertanto - aggiunge la Giunta - la risposta del sindaco è  stata dettata dalle risultanze del sopralluogo, avvenuto in presenza dei carabinieri: nessuna scena horror si presentava agli occhi degli intervenuti.  Laddove dovessero risultare delle incongruenze queste ultime saranno verificate da chi di competenza. Le scuse, dunque, a questo punto, dovrebbero giungere da chi strumentalizza questioni private  dei cittadini solo per raggiungere un obiettivo politico. E non sarebbero state necessarie se la forza politica dello stesso non avesse trasceso gravemente". Il documento è firmato dagli assessori Laura Alemanno, Cosimo Lupo , Antonio Franco, Mario Martina e Laura Mangialardo.

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