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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

"Filobus, Perrone renda pubblica lettera della Sirti"

La richiesta della parlamentare del Pd, che taglia corto: "La gestione della cosa pubblica non è una questione privata del sindaco". Replica il senatore Gallo: "Bellanova come Rotundo contro la città"

LECCE - "Il sindaco renda pubblica la lettera della Sirti o chiederemo l'intervento del prefetto". Il deputato del Pd, Teresa Bellanova, interviene nella questione del filobus, dopo le recenti polemiche, che hanno visto ancora una volta, una contro l'altra, maggioranza ed opposizione, e la vicenda legale che si sta trascinando fra Comune di Lecce e Sirti. "Sono passati 1291 giorni dal 11 maggio 2007, giorno in cui l'allora vicesindaco Paolo Perrone si accomodò trionfante sui seggiolini del filobus per la sua prima, ed unica, corsa per le vie di Lecce", ricorda ancora la parlamentare, ed il numero, neanche a dirlo, è quello del contatore di LeccePrima, diventato un vero e proprio tormentone. Ma sono anche altri, i numeri, che Teresa Bellanova cita, a partire da una sua interrogazione. "E sono passati quasi sei mesi - aggiunge, infatti - da quando ho presentato l'interrogazione parlamentare con la quale chiedevo spiegazioni della mancata attivazione del servizio, profumatamente pagato dai cittadini leccesi, pugliesi ed italiani. Gli stessi cittadini che, ad oggi, non sanno ancora nulla dei misteriosi motivi per cui quei pali e quei fili continuino a deturpare la città, senza averne mai potuto toccare con mano la funzionalità".

Un excursus di anni, bene o male già noti. "Prima ci sono stati i ritardi nell'esecuzione dei lavori, avallati da quattro proroghe concesse dall'amministrazione comunale, delle quali ben tre siglate dall'amministrazione Perrone", dice ancora la parlamentare. "Nonostante questo, dal 14 marzo 2009 i pali, i fili e le vetture per renderli funzionali, sono nella piena disponibilità del Comune di Lecce. Ma è ancora tutto fermo. Oggi il sindaco continua a non dire nulla sui motivi per cui il filobus non parte, ma continua invece a scaricare responsabilità a destra e a manca. L'opposizione, la stampa, i dirigenti comunali. Sono tutti lì a complottare contro di lui e contro la cittadinanza. Ora basta. Il sindaco - dice si assuma le proprie responsabilità proprio nei confronti di quella cittadinanza che dice di voler tutelare. Spieghi ai leccesi perché quel servizio pagato 23 milioni di euro, a differenza di altre città d'Italia che l0hanno realizzato a costo zero, ancora non parta. Spieghi alla cittadinanza, attraverso il Consiglio comunale, quali sarebbero i termini di quelle che lui chiama trattative con il consorzio di imprese realizzatrici dell'opera, ma che quest'ultime invece chiamano contenziosi presso i tribunali competenti".

"Poche chiacchiere - taglia corto la parlamentare - , perché i contenziosi legali non si risolvono in base alle dichiarazioni di stampa, ma in base ad atti ufficiali e normative che li regolano. Se invece esistono tentativi di mediazione extragiudiziale, che questi vengano svelati chiaramente, perché la gestione della cosa pubblica non è una questione privata del sindaco. Se è vero, come affermato dal sindaco in conferenza stampa - prosegue -, che la Sirti, azienda capofila del consorzio, avrebbe annullato con una lettera l'incontro previsto nell'ambito di questa presunta trattativa, a causa delle dichiarazioni di Antonio Rotundo, allora si renda pubblica questa lettera, altrimenti saremo costretti ad investire il prefetto della vicenda, proprio in nome di quel interesse della collettività che Perrone afferma di voler tutelare".

"Noi saremmo prontissimi a metterci al fianco di Perrone nella difesa degli interessi della città, ma questi deve prima di tutto dimostrare di averlo fatto sul serio fin'ora, sia da vicesindaco prima che da sindaco dopo, e poi mettere al corrente i cittadini stessi su quale sia la situazione reale della vicenda. Quella realtà della quale, ad oggi, né noi, né il Consiglio comunale, né soprattutto la cittadinanza è a conoscenza - conclude -, ma solo ed esclusivamente lui".

Il senatore Gallo replica: "Non solo Rotundo, ma tutto il Pd difende gli interessi della Sirti"

La replica del Pdl è affidata al senatore Cosimo Gallo, coordinatore provinciale del Pdl, che a sua volta spara a zero verso Teresa Bellanova. Partendo dagli argomenti della recente lettera del sindaco Paolo Perrone, con cui aveva spiegato ad Antonio Rotundo i motivi per cui non l'avrebbe affrontato in un pubblico dibattito. "Ho apprezzato i contenuti della lettera aperta che il sindaco Paolo Perrone ha scritto sulla vicenda del filobus (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=24021), ma temo che su un punto il primo cittadino di Lecce si sia sbagliato: l'anomalia di chi si è schierato a difesa degli interessi privati della Sirti, azienda incaricata della realizzazione del filobus, e non di quelli del Comune, e quindi contro quelli dei cittadini leccesi, non riguarda solo Antonio Rotundo, ma tutto il Partito democratico".

"Infatti - commenta Gallo -, se una parlamentare come Teresa Bellanova si spende oggi in una presa di posizione che ricicla, di fatto, argomenti e modalità di espressione del suo collega, significa che il Partito democratico ha scelto una filosofia ben precisa su tutta questa complicata vicenda. Ed è la filosofia, in poche parole, di chi lavora per far sì che il filobus, come via Brenta, manifestino tutto il loro potenziale negativo sulle casse del Comune e diano loro la possibilità di siglare la sconfitta politica del Sindaco. Teresa Bellanova e Antonio Rotundo fanno finta di non sapere che solo il grande e responsabile impegno del sindaco, della Giunta e della maggioranza di centrodestra a Palazzo Carafa ha consentito sin qui di evitare che questi due macigni portassero al tracollo l'ente".

"I quesiti che il sindaco Perrone ha rivolto a Rotundo - dice ancora Gallo - sui motivi di una scelta altrimenti inspiegabile come questa, diventano attuali e opportuni anche per l'onorevole Bellanova. Difendere gli interessi della Sirti e non quelli dei leccesi è una strategia per rafforzare la già sperimentata ipotesi di alleanza tra il Pd e Io Sud e Adriana Poli Bortone? Oppure un tentativo di fare proprio un fantomatico successo politico a scapito della città? O una maschera di altri e misteriosi interessi?", conclude.

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