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Filobus, Perrone: "Rotundo sgombri campo dai sospetti"

Il sindaco replica al portavoce dell'opposizione con una lunga lettera aperta: "Non ci sarà alcun confronto pubblico. Non servono un dibattito fra te e me, ma spiegarci perché tu sei contro la città"

LECCE - Nessun confronto pubblico. Il dibattito, per il primo cittadino di Lecce, non ci può essere. "Non serve la solita puntata fra te e me", ha risposto ad Antonio Rotundo. "Esiste una trattativa in corso tra il Comune e la Sirti, sulla quale è necessario non interferire". Ma non solo. Perrone accusa Rotundo di essere schierato contro la città in questioni importanti "in cui sfidiamo dei colossi". Il consigliere del Pd e portavoce della minoranza a Palazzo Carafa, nei giorni scorsi, aveva lanciato una sorta di guanto di sfida, chiedendo al sindaco un confronto, magari anche in televisione, sul caso del filobus (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=23920). Ma oggi, Perrone ha replicato. Rigirando alcune domande a Rotundo. E dicendogli, fra le altre cose, di "sabotare le trattative".

"Caro Antonio - esordisce il sindaco -, ho pensato che a questo punto e dopo questa tua ennesima presa di posizione, serva uno spunto di riflessione, da parte mia, ben articolato e indirizzato a tutti i cittadini, ed un po' di chiarezza, invece che la solita puntata polemica tra te e me. Com'è noto, il governo cittadino e la maggioranza hanno scelto doverosamente di difendere gli interessi della città scendendo sui fronti delicatissimi delle vicende del filobus e di via Brenta, nel tentativo di scongiurare danni ingenti per le casse del Comune e conseguenze dolorosissime che riguardano la sua stessa sopravvivenza".

"Per il filobus - prosegue Perrone -, opera che è costata più di 23 milioni di euro, si sta cercando disperatamente di far riconoscere le ragioni del Comune, viste le numerose inadempienze da parte della ditta realizzatrice che non possono andare a scapito nostro e dei leccesi, mentre per via Brenta l'obiettivo è quello di far riconoscere nullo un contratto capestro che, impegnando il Comune a pagare complessivamente oltre 60 milioni di euro nei prossimi 20 anni, mina alle fondamenta la stessa stabilità finanziaria dell'ente".

"Situazioni di questo tipo, che abbiamo ereditato - aggiunge -, imporrebbero oggi logicamente di fare fronte comune nell'esclusivo interesse collettivo, senza zavorre politiche di sorta. L'anomalia sta nel fatto che hai deciso di schierarti nettamente contro l'amministrazione comunale su queste questioni di fondamentale importanza per il futuro e quindi di porti contro la città, peraltro in modo così palese da sgombrare il campo da ogni possibile equivoco. Ci troviamo, così, in queste difficilissime vertenze a dover fronteggiare non solo "giganti" come Sirti e Selmabipiemme, ma anche legittimi oppositori come Io Sud di Adriana Poli Bortone, che nell'uno come nell'altro caso difende scelte politiche proprie, e (appunto) inspiegabili oppositori come te".

"La questione è molto semplice - secondo il sindaco di Lecce -: o si sta dalla parte della città e quindi del sindaco e della maggioranza che hanno intrapreso queste battaglie o si sta dalla parte di chi, in questo caso Sirti e Selmabipiemme, persegue interessi economici propri che non coincidono con quelli dei cittadini leccesi. Constatiamo desolatamente che tu hai scelto di parteggiare per i secondi. Ecco perché non potrà esserci alcun confronto tra te e me sul filobus considerato che esiste una trattativa in corso tra il Comune e la Sirti, sulla quale è necessario non interferire. Perché il tuo comportamento ed il tuo modo di fare, a cui ci hai abituati sin qui, non farebbero altro che indebolire ulteriormente la posizione dell'amministrazione comunale nella vertenza. Un confronto, pertanto, sarebbe tutt'altro che utile e la stessa richiesta da parte tua dimostra che sul punto sei inequivocabilmente dall'altra parte della barricata".

"Ora, ti chiedo: che cosa dovremmo pensare noi cittadini tutti di una figura come la tua il cui obiettivo è quello di sabotare trattative che potrebbero portare benefici alla collettività o quanto meno evitare danni dalla notevolissima portata? Che cosa ti spinge a questa netta scelta di campo? Ad oggi non hai dato alcuna doverosa e onesta giustificazione della tua opzione politica", contrattacca Perrone. "Quindi - aggiunge - siamo liberi di pensare che lo fai per onorare l'alleanza con Io Sud, che da parte sua non può certo sconfessare operazioni che politicamente ha voluto, mentre tu avresti scelto di perseguire un fantomatico interesse di coalizione. Oppure possiamo pensare che ci sono interessi nascosti e inconfessabili, che però, in ogni caso, non sarebbero mai superiori a quelli della collettività. Oppure ancora possiamo pensare che tu agisca con tale pervicacia solo ed esclusivamente per una forma di odio personale nei confronti di Paolo Perrone, ed in tal caso aspettiamo solo che tu lo ammetta pubblicamente".

"Siamo persino liberi di pensare che tu possa considerare il fallimento di queste trattative, con i danni finanziari che il Comune accuserebbe e tutto ciò che questo potrebbe significare, come la vittoria politica e del tutto personale del leader della opposizione. Dimenticando, però, che tale prospettiva sarebbe non la sconfitta del sindaco, della Giunta e della maggioranza di centrodestra, ma la sconfitta della politica tutta e soprattutto della città di Lecce. Non ti resta che sgombrare il campo dagli equivoci - conclude - e dai nostri obbligati sospetti".

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