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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Strade colabrodo, Foresio avverte: "Alto rischio di azioni legali contro il Comune"

Il consigliere comunale del Pd ha documentato la situazione di alcune vie cittadine durante i giorni di pioggia. Si ripropongono così i temi della viabilità, della sicurezza stradale e delle temute azioni di risarcimento

LECCE - E meno male che l'ondata di freddo che ha congelato il Belpaese ha sostanzialmente risparmiato il Salento. Cosa sarebbe accaduto se anche sulla città barocca si fossero riversate decine di centimetri di neve? La domanda - che allude a scenari catastrofici - pare legittima a vedere quello che ha documentato il consigliere comunale Paolo Foresio, del Partito democratico, percorrendo le strade cittadine sotto la pioggia dei giorni scorsi.  Particolarmente precarie, tra le vie perlustrate, le condizioni di via Adriatica, via Pitagora e via Brenta.

"In diversi quartieri centrali e periferici si assiste ad uno spettacolo indecoroso fatto di carreggiate divelte, marciapiedi sgretolati e deflusso delle acque piovane pressoché assente in alcune aree. Tutto ciò, oltre che palesare uno stato d’inaccettabile incuria e degrado rende estremamente rischiosa la circolazione di pedoni, ciclisti, motociclisti ed autovetture".

via Adriatica2-2Per il consigliere più giovane di Palazzo Carafa l'amministrazione dovrebbe intervenire subito, anche tenendo conto dell'alta incidenza di azioni risarcitorie nei confronti di un ente non più dotato di un fondo assicurativo: "Sarebbe dunque più che auspicabile ed appropriata un’azione tempestiva da parte dell’Amministrazione Comunale per la riqualificazione del manto stradale nei tratti più critici con il fine, tra l’altro, di evitare l’incorrere di eventuali azioni legali da parte dei privati contro il Comune di Lecce".

Sull'argomento della manutenzione delle strade, la scorsa settimana, c'è stato un ampio dibattito tra Paolo Perrone, Loredana Capone, Paolo Pagliaro, sollecitati su Facebook ad esplicitare la propria posizione rispetto ad un annoso problema che torna alla ribalta ad ogni tornata elettorale. L'editore di Telerama, candidato alle primarie del centrodestra, aveva proposto di affidare il servizio ai privati ma immediatamente era stato stoppato dall'assessore competente, Gaetano Messuti. 

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