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Negozianti in crisi per colpa della giunta? Foresio: "Basta demagogia"

L'assessore alle Attività Produttive invita i commercianti che annunciano una serrata a liberarsi dai "cattivi consiglieri" legati alla precedente amministrazione

LECCE - Si chiama fact checking e consiste nel verificare se le affermazioni che vengono fatte corrispondono alla realtà. Utilizzando questa pratica parecchio diffusa nel giornalismo anglosassone si "scopre" che, a proposito del piano della mobilità per Natale e alle conseguenti polemiche politiche, i provvedimenti di chiusura adottati lo scorso anno dalla giunta Perrone furono validi dieci giorni e interessarono quattro vie, dalle 16.30 alle 22.30: oltre a via XXV luglio e viale De Pietro in entrata, anche via Nazario Sauro e viale Don Minzoni (quest'ultima a discrezione della polizia locale). Negli stessi giorni furono attive due linee di servizio navetta dal Foro Boario (la rossa) e da Settelacquare (la verde). 

(Qui l'ordinanza Natale2016)

Il piano adottato dalla giunta Salvemini è stato valido otto giorni, dalle 10 del mattino del primo alle 2 di notte del secondo, ha previsto la chiusura di viale De Pietro in entrata e di via XXV luglio, oltre all'inversione del senso di marcia in viale Marconi e il divieto di sosta su un lato di via Costa. Sempre due le linee di navetta con Sgm, altre due sono state coperte con minibus elettrici e sono state predisposte sei aree parcheggio aggiuntive e gratuite rispetto a quelle tradizionali di Settelacquare e Foro Boario.

(Qui l'ordinanza natale 2017)

Ammesso che qualcuno sia in grado di dimostrare il nesso di causalità tra la chiusura di due strade e i minori incassi, alla luce di queste premesse solo i dati ufficiali potranno dire se e quanto ci sia stato calo, come lamentato da qualche commerciante (tra questi l'ex assessore e poi consigliere comunale Massimo Alfarano) che ha pure annunciato per il 20 gennaio uno sciopero di un'ora per protestare contro la giunta Salvemini. Bisognerebbe poi ricordare che il commercio al dettaglio è un settore in crisi da almeno un decennio, soprattutto quello dei generi tradizionali, e che nemmeno la precedente amministrazione non è mai stata risparmiata da critiche e pressioni. Infine si dovrebbero confrontare i fatturati con quelli dei grandi store e delle attività nei centri commerciali per avere un quadro esaustivo e non parziale dell'andamento economico. Tant'è, il dibattito prosegue tra critiche, opinioni e repliche. 

Dopo l'affondo dell'opposizione di centrodestra nella conferenza di ieri, l'assessore alle Attività produttive, Paolo Foresio, ha così risposto agli attacchi: "Non saranno le strumentalizzazioni politiche a migliorare le prestazioni degli esercizi commerciali in città. In questi giorni ci si affolla, soprattutto da parte di ex amministratori delle giunte Perrone e da sostenitori della passata amministrazione, che si auto nominano portavoce di centinaia di commercianti e di migliaia di lavoratori, ad annunciare iniziative di protesta e ad associare presunti cali di vendite del 20, del 50, del 70 per cento alla chiusura di via XXV Luglio. Da assessore alle Attività produttive mi preme segnalare che collegare il piano viabilità a presunti drammi del commercio cittadino forse  farà contento qualche ex amministratore di questa città, ma non aiuta a migliorare le performance del commercio cittadino". 

"Questa amministrazione, sia chiaro, è disponibile e aperta al confronto con i commercianti e le categorie - ha proseguito Foresio -, con un’unica preventiva richiesta: la serietà. Invito dunque a liberarsi di cattivi consiglieri e partigiani dell’opposizione il cui obiettivo ad oggi appare più lusingare i propri riferimenti politici, che del resto li hanno già 'chiamati' alla partecipazione al consiglio comunale richiesto, che farsi davvero carico delle esigenze dei commercianti”. 

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