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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"Qualche anno per ricostruire Forza Italia". Fitto conferma che dal partito non si muove

All'incontro su soppressione delle Province e fusione dei Comuni, il leader della minoranza interna lancia la sfida sul tema dei contenuti e smentisce ogni ipotesi di scissione, ironizzando sull'ultimatum che Berlusconi gli ha dato qualche giorno addietro

LECCE- Raffaele Fitto conferma la volontà di rinnovare Forza Italia non con un'operazione di rottura, ma con una riforma dall'interno del partito. L'ex ministro è salito sul palco del cinema dei Salesiani, a Lecce, per le considerazioni finali di un incontro sul tema della soppressione delle Province e sulle unioni dei Comuni, e nel suo intervento è entrato più volte nel confronto duro che lo vede, a capo della minoranza e accerchiato con sempre maggiore ostilità dai fedelissimi di Silvio Berlusconi. 

"Servono molti mesi e anche qualche anno per ricostruire Forza Italia e il centrodestra ", ha concluso Fitto davanti ai parlamentari, a numerosi amministratori salentini - a partire dal sindaco di Lecce, Paolo Perrone e dal presidente delle Provincia, Antonio Gabellone -, e a molti simpatizzanti. L'europarlamentare, il più suffragato d'Italia alle ultime elezioni europee, ha iniziato il suo intervento liquidando con una battuta l'ultimatum di due settimana che gli è stato dato rispetto alla scelta di rimanere o allontanarsi dal partito. E' evidente che la linea è quella della battaglia interna, ma non si può prefigurare adesso cosa potrà accadere dopo la chiusura delle urne per le regionali di maggio. 

Nei giorni scorsi, Forza Italia, al termine di una riunione romana, ha indicato in Frascesco Schittulli, ex presidente della Provincia di Bari e sul quale c'era già il gradimento di tutto il resto della coalizione, compreso il Nuovo Centro Destra, il candidato ufficiale. Fitto, da parte sua, non ha mancato di far sapere di aver appreso della designazione da un'agenzia di stampa , ma è chiaro che il suo peso specifico nel partito dipenderà anche dal risultato che Fi avrò ottenuto: una percentuale deludente gli si ritorcerebbe contro, a vantaggio dei suoi detrattori. Potrebbe anche accadere che si arrivi ad una conta interna con l'escamotage della presentazione di una lista a lui direttamente collegata, ma è ancora presto per dirlo.

Nell'incontro di oggi,al quale hanno preso parte Pierluigi Portaluri e Valerio Elia, con la moderazione del giornalista Raffaele Gorgoni, Fitto ha ribadito che la rinascita di Forza Italia deve partire dalle proposte concrete rispetto ai temi da affrontare - al proposito ha citato 20150215_112807-2come esempio le minacce terroristiche dei fondamentalisti dell'Isis ma anche l'idea stessa di cosa debba essere il centrodestra - e dal rovesciamento dell'impostazione verticistica del partito. Sulla questione della linea politica rispetto al governo di Renzi, ha spiegato le ragioni del suo no alla riforma del Senato, perché non supererebbe i limiti dell'attuale bicameralismo, a quella elettorale, perchè darebbe tutto il potere decisionale al partito di maggioranza, all'atteggiamento duplice rispetto all'Europa da parte di Renzi, coraggioso cioè nelle dichiarazioni della mattina, sussieguoso nei provvedimenti firmati nel pomeriggio, su indicazione di Bruxelles.

Da segnalare, all'esterno della struttura, la presenza di una ventina di lavoratori di Alba Service, la partecipata della Provincia di Lecce che naviga in acque molto agitate: i circa 130 dipendenti sono senza stipendio da gennaio e non hanno alcuna certezza rispetto al proprio futuro. La macchinosità con cui la Regione sta provvedendo all'attuazione della legge Delrio rende ancora oggi difficoltosa la previsione su competenze in campo agli enti provinciali e risorse a disposizione. 

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