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Forza Italia vicina a una crisi di nervi. Pagliaro: "Intervenga Berlusconi"

In vista delle amministrative leccesi, il partito è diviso sulle primarie: per il dirigente sono solo una "pantomima per vecchi giochi di potere"

LECCE – Forza Italia a Lecce appare prossima a una crisi di nervi e, in seconda battuta, magari anche a qualche rumoroso addio: oggetto della diatriba che sta lacerando il partito è l’opportunità di partecipare alle primarie, invocate da Lega, Fratelli d’Italia e Direzione Italia, in vista delle elezioni amministrative nel capoluogo salentino.

Il partito ha in un primo momento offerto alla coalizione la figura di Adriana Poli Bortone come candidato per mettere tutti d’accordo, poi, davanti alla riottosità delle principali componenti del centrodestra, ha preso tempo, mentre al suo interno hanno pubblicamente manifestato la propria posizione tre ex consiglieri comunali che ritengono le primarie ineludibili.

Non la pensa allo stesso modo Adriana Poli Bortone che intanto ha annunciato in conferenza stampa l’aggregazione di associazioni e movimenti intorno a una piattaforma politica orientata a destra ma inclusiva di tutte quelle realtà civiche che fino ad oggi si sono sentite oppresse e marginalizzate dalla classe dirigente che ha governato la città nell'ultimo decennio, prima di cedere il passo a Carlo Salvemini.

Paolo Pagliaro, componente del direttivo provinciale, dirigente nazionale e presidente del Movimento Regione Salento, richiama oggi le parole della ex prima cittadina di Lecce: “La segreteria provinciale ed il direttivo di Forza Italia diventerebbero deboli politicamente se dovessero fare retromarcia sulle primarie. Al di là del nome, perché io non ho chiesto nulla, se lo decide il direttivo bisogna sostenerlo”.

Da parte sua Pagliaro aggiunge: “La nostra scelta è stata collegiale e la si deve portare avanti ancor di più perché alcun esponente o partito del centrodestra ha manifestato dubbi sulle qualità, non ponendo altre candidature ma invocando, senza la presenza di ufficiali contendenti, le consultazioni primarie. Le primarie le avremmo anche noi valutate di buon grado se fossero state regolamentate per legge ma così no, così sono una pantomima, non possiamo farci mettere all’angolo da eventuali vecchi giochini di potere. Chi fa nel nostro interno valutazioni diverse, a margine di queste riflessioni, significa che non ha a cuore le sorti di Forza Italia e del centrodestra tutto”.

Per Pagliaro Forza Italia ha già pagato dazio nella tornata delle politiche, a marzo scorso, e ora “dovrebbe esser risarcita per poter avere almeno una presenza istituzionale con la nostra candidatura che, inevitabilmente, porterà il centrodestra alla vittoria contro la sinistra. Questo è il mio pensiero. Adriana Poli Bortone, profilo benvisto e apprezzato anche da tante liste civiche, rappresenta il lusso della politica non solo leccese ma anche nazionale”. Alla luce di queste valutazioni, Pagliaro auspica l’intervento diretto di Silvio Berlusconi.

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