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Società partecipate: Frasca si taglia lo stipendio, Scrimieri lascia la berlina

Il presidente dell'azienda di trasporti presenta al cda la proposta di una decurtazione del 20 per cento dei compensi. Il direttore generale della Lupiae Servizi difende il suo operato ma recede dal contratto di noleggio dell'auto

LECCE – Nella corsa al risparmio scattata nei corridoi di Palazzo Carafa si registra anche il contributo offerto da Mino Frasca, presidente di Sgm, consigliere provinciale e, di recente, candidato del Pdl alla Camera dei deputati, che ha annunciato di voler proporre al prossimo consiglio di amministrazione della società partecipata 51 per cento dal Comune di Lecce – quattro componenti, lui compreso - un taglio di un quinto dei compensi.

Come si può leggere dal sito istituzionale Frasca, in un anno e al loro delle ritenute, riceve 39mila e 200 euro. Francesca Conte, avvocato e candidata con il centrodestra alle scorse amministrative, che è vice presidente, prende 13mila e 200 euro, così come il componente Ruggero Paladini mentre il quarto membro, Andrea Pasquino, riscuote 13mila e 50 euro.

“Chi guida una società come la nostra, che è partecipata dal Comune di Lecce, non può far finta di niente - continua - rispetto allo sforzo incredibile che l’amministrazione comunale sta facendo per evitare il tracollo finanziario dell’ente. Proporrò subito agli altri componenti del Cda il taglio dei nostri compensi e sono sicuro che comprenderanno il senso di quello che stiamo facendo. E’ chiaro che si tratta di un gesto poco più che simbolico, con il quale non abbiamo la pretesa di risolvere i problemi del Comune, ma lo ritengo comunque obbligato da parte nostra in questo momento particolarissimo. Sgm è una società che è molto attenta ad evitare gli sprechi e che è impegnata in un’azione di verifica della spesa, tale da renderla funzionale esclusivamente a ciò che effettivamente è necessario per il suo funzionamento e per i suoi servizi”.

Lupiae Servizi: il direttore generale reagisce alle critiche, ma rinuncia alla berlina.

Il direttore generale della Lupiae Servizi, azienda partecipata interamente dal Comune di Lecce, reagisce intanto alle polemiche scaturite dalla diffusione della notizia relativa all’utilizzo di una berlina, una Mercedes, come auto di servizio, presa a noleggio per 9mila euro all’anno, ma contestualmente dichiara di voler receder e dal contratto di noleggio per riportare "la necessaria tranquillità in un momento così delicato" per i lavoratori.

Pietro Scrimieri ribadisce che il noleggio della vettura era formalmente previsto come benefit nel suo contratto e, comunque, annuncia di aver chiesto il recesso dal contratto di noleggio in modo da consentire alla società di risparmiare.

“Appena arrivato in Lupiae Servizi ho trovato a disposizione della direzione una Saab Aero 2300  250 Cv alimentata a benzina, di proprietà dell'azienda, non attribuita a nessuno come fringe benefit  ma completamente a carico della società. Praticamente un’auto da corsa usata come auto della direzione”.

“In accordo con una politica di riduzione di costi intrapresa fin da subito – prosegue il direttore generale -, ho prontamente alienato l'autovettura provvedendo non all'acquisto  ma al noleggio di un'altra auto più adatta allo scopo aziendale. Successivamente, alla scadenza del contratto, a novembre 2012 abbiamo sostituito l'auto con un'altra, l'attuale, per la quale viene pagato un canone ancora più basso rispetto a quello pagato per l'auto precedente. La guida dell'auto era affidata ad un autista a disposizione del precedente direttore, da me tempestivamente ricollocato in altra mansione più produttiva. Ritengo pertanto di aver agito sempre correttamente e con l'obiettivo di ridurre il costo per la società".

Per restare sulla Lupiae Servizi, a giorni dovrebbero essere ufficializzati il nuovo consiglio di amministrazione e il collegio dei revisori. Il costo complessivo di entrambi gli organi sarà di 60 mila euro. Per il ruolo di presidente, l’amministrazione avrebbe operato per una scelta interna alla maggioranza.

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