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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Lizzanello

Gasdotto, Lizzanello chiama a raccolta i Comuni interessati dal passaggio

Pedone invita altri otto sindaci fra Leccese e Brindisino. Per discutere su come muoversi, rispetto alle altre iniziative

LIZZANELLO – Da un tavolo all’altro. Oggetto: sempre il gasdotto Tap-Snam. Fulvio Pedone, sindaco di Lizzanello, ha esteso oggi un invito ai suoi colleghi di  Lecce, Castri di Lecce, Surbo, Melendugno, Vernole, Torchiarolo, San Pietro Vernotico e Brindisi (“quelli – spiega - interessati dall'attraversamento”) per fare il punto della situazione partecipando a un incontro. L’appuntamento è stato fissato per il primo pomeriggio di domani, 16 novembre, presso il Comune di Lizzanello.  

Alla base della proposta di Pedone ci sono “confusione e disorganizzazione” sul tema del gasdotto Tap-Snam, per il quale è ben noto come vi siano diverse posizioni e anche iniziative politiche già in atto. “Alcune delle quali – ricorda - spinte fino alla trattativa per le compensazioni”. Il riferimento è ovvio, riguarda i recenti incontri a Roma del presidente della Provincia, Antonio Gabellone, accompagnato dai sindaci di Trepuzzi e Andrano. Una scelta per la quale vi sono ancora posizioni molto distanti fra loro. Carlo Salvemini, ad esempio, ritiene prematura qualsiasi trattativa, visto che diverse procedure sono ancora in corso, e, soprattutto, non vuole che si acuisca la distanza con le amministrazioni comunali che ancora si oppongono con forza al progetto.   

“Ritengo sia doveroso aprire un tavolo istituzionale dei comuni interessati dall'attraversamento del gasdotto – spiega quindi Fulvio Pedone - per discutere dello stato delle autorizzazioni, della possibilità di spostare l'approdo, della linea da tenere in ordine alla tempistica per eventualmente discutere di compensazioni e di quali debbano essere”.

Sul tavolo, Pedone pone anche altri argomenti. Ovvero, partendo dal gasdotto, ritiene utile “condividere e rilanciare con tutti i sindaci del Salento, la questione delle trivelle nello Ionio, della decarbonizzazione di Cerano, della Xylella, della copertura dei depositi ferrosi dell'Ilva”. Insomma, un fronte che riguarda tutte le questioni ambientali più attuali e pressanti. La sua speranza, che si apra uno spazio istituzionale “adeguato alla complessiva gestione della vertenza e che possa frapporsi legittimamente ad iniziative esterne e che appaiono calate dall'alto”.

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