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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Tap, rinviata discussione in consiglio. Link: “No a finanziamenti di Tap all’ateneo”

Il vice presidente del consiglio regionale esprime rammarico per la decisione delle forze politiche di non anticipare la discussione dell'ordine del giorno sul gasdotto. Il coordinamento degli universitari respinge l'idea di borse di studio del consorzio

LECCE – Secondo Antonio Maniglio si tratta di un’occasione persa. Il vice presidente del consiglio regionale – che si è riunito oggi a Bari - ha espresso in un nota il suo disappunto per la decisione della conferenza dei presidenti dei gruppi - di non anticipare la discussione sul progetto di gasdotto proposta da Tap.

“E’ paradossale che di fronte a un’attenzione crescente degli organi di informazione (anche nazionali) e da parte dei cittadini, la massima istituzione della Puglia abbia deciso  di non anticipare il punto all’ordine del giorno dell’assemblea consiliare e di rinviare a tempo indeterminato qualsiasi decisione”.

Per l’esponente del Pd il pronunciamento politico non può essere rimandato, tanto più dopo il parere tecnico espresso nel gennaio scorso dal comitato di valutazione di impatto ambientale della Regione Puglia, che è stato subito dopo adottato dalla giunta regionale: “Non vale l’argomento secondo cui tanto è Roma che decide. La Puglia ha le carte in regola, essendo la regione che esporta circa l’80 per cento dell’energia che produce, e ospitando sul proprio territorio la più grande centrale a carbone d’Europa, per aprire un confronto anche duro con il governo nazionale per far valere le sue ragioni”.

Intanto a Lecce il coordinamento universitario Link si oppone a priori a qualsiasi finanziamento di borse di studio da parte del consorzio che vuole realizzare l’opera tanto discussa: “Non possiamo permettere che la nostra istruzione dipenda dai finanziamenti di un’impresa privata che vuole danneggiare le nostre terre e la nostra costa. L’Università dovrebbe formare i futuri cittadini di questo territorio e tutelarli dai danni che potrebbe arrecare un’opera come la Tap”.

“In un territorio già fortemente deturpato, in cui il diritto alla salute e alla vita vengono quotidianamente messi in discussione – prosegue la nota -, la costruzione dell’ennesima opera dispendiosa, anacronistica e dannosa per il territorio servirà solo a rimandare la discussione sui modelli di sviluppo realmente sostenibili”.

L'associazione studentesca ribadisce quindi l'interpretazione che della campagna di comunicazione di Tap è già stata data da più parti rispetto alle sponsorizzazioni di eventi culturali e musicali: “Essere contrari al progetto Tap si traduce anche con il rifiuto categorico di somme provenienti dalla multinazionale, che seguendo esclusivamente una logica di accumulazione del profitto, non hanno altro scopo che tentare di comprare il consenso della popolazione e sicuramente non hanno a cuore il benessere degli studenti. Pertanto, invitiamo il rettore dell’università, Vincenzo Zara, a non accettare eventuali finanziamenti provenienti da Tap”.

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