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M5S, niente sconti sul progetto Tap: "I cittadini non vogliono il gasdotto"

I parlamentari salentini ribadiscono il no all'infrastruttura e alla "farsa" del dialogo coi territori: "La comunità ha già espresso il proprio parere". E sui partiti: "Dichiarano dissenso, ma sono i primi sostenitori dell'opera"

LECCE - "No Tap": i parlamentari salentini del Movimento Cinque Stelle lo ribadiscono alla luce delle ultime dichiarazioni del governo sull'opera che dovrà trasferire il gas in Europa dalle riserve azere e dopo aver già chiarito diversi mesi fa la propria contrarietà.

"Il  nostro - puntualizzano - è un chiaro no al gasdotto Tap! I  partiti che oggi fanno a gara nel dichiarare il proprio dissenso sull’approdo della centrale di depressurizzazione a San Basilio di San Foca, sono in realtà i primi sostenitori del progetto che ancora oggi definiscono 'infrastruttura strategica' del Corridoio Sud".

"Sospetta" anche la tempistica della riposta del governo, "tanto celere quanto superficiale e per nulla esaustiva,  sia sull’impatto ambientale (la cui pubblicazione dello studio  è  prevista a settembre), che sui rischi per i territori e le popolazioni coinvolte":  non si può, secondo i parlamentari salentini del Cinque Stelle, tradursi ed esaurirsi con una generica dichiarazione d'intenti nei confronti dei cittadini, tantomeno con presunte, quanto temporanee “compensazioni” economiche da parte di Tap per interventi di tutela costiera "bene - asseriscono - che con nessun compenso economico si può negoziare,  ipotetici posti di lavoro per fase di costruzione, promessi senza alcun piano industriale, nello spirito dell’ennesimo ricatto occupazionale a cui assoggettarsi".

"Il tardivo e vano confronto - aggiungono - con la comunità locale, intende mettere il bavaglio ai cittadini proprio per evitare 'si debba ripetere un altro Tav', che noi per primi non vogliamo,  ma che sarebbe l’espressione esasperata dei cittadini inascoltati, a cui viene imposta un'opera non voluta da Comuni e  residenti".

I parlamentari del M5S dicono basta alla "farsa" del dialogo: "I cittadini salentini hanno già da tempo espresso la propria contrarietà al progetto. A differenza dei firmatari della mozione, noi sosteniamo la totale incompatibilità della tutela dei cittadini salentini e della realizzazione del gasdotto Tap, inutile e dannoso, che si sta impossessando del territorio salentino,  e della sovranità territoriale italiana, violentando siti di rilevanza archeologica, monumentale e  di alto valore ambientale, in una regione a dichiarata vocazione turistico-culturale".

In Commissione Affari Esteri è depositato il Disegno di Legge per la ratifica dell'accordo, provvedimento che, per atro, non è stato assegnato alla commissione ambiente, e per il quale il M5S sta già preparando emendamenti che "ci auguriamo - sottolineano - siano approvati da chi ora grida che non lo vuole": "Noi - concludono - vorremmo un atto di coraggio, una svolta dal punto di vista energetico da qui a 10 anni: abbandono degli idrocarburi per far posto a idrotermico, idroelettrico, eolico, fotovoltaico, scelta che permetterebbe la creazione di nuovi posti di lavoro e un futuro più pulito da consegnare alle generazioni future".

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