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Gasdotto Tap, duro affondo di Ezio Conte: "I sindaci erano tutti d’accordo"

Dalla sua pagina Facebook l'ex sindaco di San Donato lancia il suo "j'accuse" nei confronti degli altri primi cittadini, compreso il compianto Vittorio Potì. Immediate le reazioni politiche

LECCE – “Basta chiacchiere sulla Tap. Sul gasdotto i sindaci erano tutti d’accordo. Ero presente come sindaco di San Donato quando il sindaco di Melendugno, il compianto Vittorio Potì, ci convocò a Melendugno con i responsabili Tap, tutti d’accordo nessun contrario”. Sono parole destinate a scatenare una vera e propria bufera quelle pubblicate dall'ex sindaco di San Donato, Ezio Conte (ora consigliere di minoranza), sulla propria pagina Facebook. L'attuale consigliere di opposizione attacca senza mezzi termini i sindaci coinvolti nel tanto discusso progetto del gasdotto: “In questi anni i politici che si sono opposti lo hanno fatto per racimolare voti mentendo sapendo di mentire. Ora, vedrete, si accoderanno tutti per discutere sui ristori. Se così sarà, che i benefici vadano ai cittadini del Salento e gli interessati chiedano la riduzione del metano del 50 per cento sulla bolletta”.

Senza titolo-1-13-51La replica del vicesindaco di Melendugno

Immediata la replica al post di Conte su Facebook del vicesindaco di Melendugno, Simone Dima: “Lei si è svegliato addirittura dopo sei anni per dire ciò! C’ero anche io un po’ di anni fa e ricordo qualcosa di diverso. Io starei molto attento alle affermazioni che si fanno chissà per quale motivo, solo per completezza non è possibile chiedere nessuna riduzione sul costo del gas come ha già confermato il Viminale smentendo Salvini. Sindaco sia dalla parte dei cittadini e non dalla parte delle lobbies”.

Le accuse dell'ad di Tap

Le parole di Conte fanno riecheggiare, inevitabilmente, quanto affermato dall’ex country manager di Tap Giampaolo Russo in un incontro con la stampa nel dicembre del 2013, secondo cui “fu il territorio a proporre l'approdo a San Foca e fu proprio da Melendugno che arrivò la disponibilità ad valutare l'approdo del gasdotto Tap sul proprio territorio”. Anche allora le parole dell’ad di Tap Italia provocarono polemiche e una dura reazione delle persone coinvolte.

L'intervento di Andrea Munno

"Mi preme ricordare come Fratelli d’Italia sia stato il primo partito ad interessarsi della vicenda Tap producendo immediatamente un'interrogazione parlamentare con l'allora capogruppo alla Camera, onorevole Fabio Rampelli, attualmente cicepresidente della stessa Camera", spiega Andrea Munno, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia. "In quel documento abbiamo posto la seria problematica inerente la localizzazione proprio a San Foca, quando il progetto iniziale prevedeva un altro sito. L’impatto ambientale e turistico appare subito devastante, e pur avendo palesato queste forti perplessità non abbiamo ottenuto alcuna risposta dal governo di Renzi. La colpa principale di questo scempio è riconducibile alla Regione di Vendola prima, ed Emiliano dopo, oltre che alle forti responsabilità del governo precedente. Siamo in preoccupante attesa di conoscere quale siano adesso gli interventi concreti che ha intenzione di adottare l’attuale governo targato Lega e 5 stelle. Non possiamo dimenticare che i Pentastellati hanno incentrato, su tale vicenda, tutta la trascorsa campagna elettorale per le Politiche in Salento, ottenendo proprio a Melendugno quasi il 70 per cento dei consensi, determinando, così, un forte debito elettorale con la nostra gente alla quale dovranno dare una risposta senza indugio".

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