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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Giunta approva piano ospedaliero: Scorrano e Gallipoli di primo livello

Lo schema di riordino va in consiglio. Per il Salento nessuna variazione: le strutture di Copertino, Galatina e Casarano nosocomi di base

BARI - La giunta regionale ha approvato la delibera del piano di riordino ospedaliero che ora va in consiglio, il cui voto tuttavia non è vincolante. Per la provincia di Lecce non ci sono novità rispetto a quanto annunciato: il "Vito Fazzi" è ospedale di secondo livello, i nosocomi di Scorrano e Gallipoli di primo, mentre Copertino, Galatina e Casarano saranno ospedali di base. E' prevista anche la costruzione di quattro strutture ex novo che consentiranno un ulteriore accorpamento dei presidi. 

Rispetto a questi ultimi il presidente Michele Emiliano ha voluto fornire rassicurazioni: "Buona parte degli ospedali di base rispetto alla configurazione prevista dal ministero (anestesia, pronto soccorso, medicina, chirurgia, ortopedia) conserveranno le ulteriori discipline che storicamente presidiano il fabbisogno epidemiologico locale". 

In linea più generale il governatore ha spiegato che "non ci sono strutture che chiudono, ma ci sono strutture che vengono riconvertite. Abbiamo fatto questa riconversione non per risparmiare danaro, perché la spesa è sempre la stessa, ma per utilizzare bene il personale, le risorse, le strutture ospedaliere e quelle del territorio. Quindi non ci sono stati tagli, di nessun tipo: semplicemente, come si fa in casa, quando c’è scarsità di un elemento, si cerca di concentrare tutte le risorse dove servono, cercando di evitare di sprecarle dove servono meno. E questo è stato fatto”

La Puglia parte da una rete che offre, alla data del 21 gennaio 2016, 13mila posti letto, distribuiti tra 74 stabilimenti pubblici e privati accreditati. Rispetto alle previsioni della vigilia è stato invece “salvato” uno degli ospedali che era destinato a chiusura da tanto tempo, quello di Lucera, che ovviamente avrà un regime molto particolare, quello tipico delle zone disagiate e che è previsto dal decreto ministeriale 70 che insieme all'ultima Legge di stabilità ha fissato i parametri quantitativi e qualitiativi per la ridefinizione dell'offerta sanitaria nelle regioni italiane: "E questo - ha concluso Emiliano - in funzione della particolare struttura dei monti Dauni che necessitano di un pronto soccorso che non poteva essere allontanato troppo dai luoghi di residenza dei cittadini”.

Ancora ieri, però, proseguiva la mobilitazione per gli ospedali per i quali si teme un ridimensionamento eccessivo e mortificante delle professionalità e delle specializzazioni: da Copertino il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, aveva chiesto a Emiliano una moratoria di un mese per ridiscutere il programma di riorganizzione.

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