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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

"Gli ex An? Hanno votato compatti per la Poli Bortone"

Lo afferma Adriano Napoli, presidente di Destra di Base, che critica alcune scelte del Pdl in campagna elettorale: "Sbagliato attaccarla. Senza lei non si vince". E annuncia: "Nel Pdl, se rispettati"

Una settimana circa al voto, prima di sapere chi sarà il prossimo presidente della provincia di Lecce, che prenderà il posto di Giovanni Pellegrino. E se il centrosinistra deve difendersi dalla accuse dell'intero centrodestra sul caso rifiuti, qualche malumore serpeggia anche nel Pdl: se, infatti, alcuni degli esponenti hanno sottolineato il valore del risultato elettorale raggiunto, ossia la capacità di portare dopo tre sconfitte di fila al secondo turno il centrosinistra di governo, non tutti sembrano condividere a pieno questa euforia. È il caso, ad esempio, di Adriano Napoli, presidente di Destra di Base, l'associazione politico culturale, nata con l'intento di rappresentare i valori della destra, orfana di An nel contenitore del Pdl. Napoli, che è stato qualche anno fa, vicepresidente della federazione provinciale di An, giudica negativamente il risultato del Pdl salentino ed alcune strategie politiche della campagna elettorale, tra cui l'atteggiamento velenoso nei confronti di Adriana Poli Bortone. E fornisce una rilettura interessante del consenso ottenuto dalla senatrice con il Terzo Polo, sostenendo apertamente che i voti dell'ex An abbiano premiato la Poli e non il Pdl. Di seguito l'intervista completa:

Presidente Napoli, Destra di Base ha fatto parlare a lungo di sé alla vigilia della campagna elettorale: avete sollevato per primi la questione della effettiva presenza della destra nel Pdl salentino, aprendo un dibattito molto interessante sulla tematica. Ora sembrate maggiormente taciturni: la vostra è semplicemente una tregua elettorale o avete ottenuto quello che chiedevate, ossia maggiore attenzione nel Pdl per la componente ex An?

"Destra di Base, prima della campagna elettorale, come suo stile, ha cercato in tutti i modi di attirare l'attenzione su alcune zone d'ombra che dovevano essere adeguatamente illuminate e che invece sono rimaste al buio, concorrendo in maniera decisiva a determinare poi, come è avvenuto, la mancata vittoria del Pdl al primo turno di queste provinciali. Infatti, se analizziamo il risultato del Pdl e quello della Poli ci rendiamo subito conto che il Pdl salentino, così come è oggi composto, con le nuove componenti Ria, Pendinelli, Caroppo, Aloisi, Buccoliero, che si sono aggiunte a Forza Italia e al gruppo di Mantovano, non riesce ad attirare i voti della destra che prendeva An sotto la gestione Poli. La quale, invece, ottiene un'ottima performance personale se pensiamo che al 21 % che ha preso come candidato presidente si deve togliere la percentuale del 7,5 ottenuta dall'Udc. Ciò significa che il grosso, anzi il grossissimo dell'elettorato di destra di An non si fida dei vari Congedo, Lisi e Mantovano".

Torniamo per un attimo a Destra di Base: sembrava che foste in procinto di scendere in campo con una vostra lista dall'alto valore identitario. Poi perché avete messo da parte questa ipotesi? E cosa avete fatto in questa campagna elettorale?
"Senza un ruolo politico serio provinciale, che ci consentisse di tutelare adeguatamente i nostri candidati non ce la siamo sentita di fare una lista di DdB che avrebbe creato non poche ripercussioni negative ai nostri esponenti locali che si sarebbero trovati in concorrenza con i loro sindaci o altri dirigenti importanti del Pdl".

Gabellone e gli altri esponenti del centrodestra locale hanno rassicurato più volte gli elettori dell'ex An sulla rappresentatività di una forte componente di quel partito all'interno delle liste provinciali: secondo lei, che è stato vicepresidente della Federazione provinciale An Lecce, quella rassicurazione è stata rispettata? Che peso ha An nel risultato del Pdl al primo turno?
"E' evidente, e lo dicono i risultati, che chi doveva tutelare gli uomini di An nelle varie liste del centrodestra non l'ha fatto. Si è quindi ripetuto anche oggi ciò che è accaduto nelle ultime due tornate amministrative con la designazione dei sindaci del centrodestra e con la sistematica prevaricazione di quasi tutti i candidati in quota ad An. Anche allora c'era Lisi ( si fa per dire…)".

Voi siete stati tra quelli che hanno sempre avanzato l'idea di un dialogo da non interrompere con Adriana Poli Bortone, nonostante la senatrice abbia scelto di non entrare nel Pdl: come giudica la decisione del centrodestra di fare una campagna elettorale piuttosto aggressiva nei confronti di un personaggio politico di tale valore?

"La scelta di attaccare duramente la Poli è stata a mio giudizio totalmente sbagliata e poco oltretutto lungimirante, visto che la vittoria al primo turno ci è mancata per una percentuale piuttosto alta di voti non ottenuti e visto che i voti della Poli oggi sono determinanti per vincere".

La Poli ha sostenuto in campagna elettorale che An è morta, uccisa a tavolino da qualche becchino. Cosa pensa di questa analisi?

"An secondo me non è morta, perché vive nell'animo di tantissimi elettori che al di là delle sigle e dei simboli che cambiano, si alimenta di valori e di idee che certo non possono morire per colpa di qualche ‘becchino', se sono idee frutto di convinzioni. E' però altrettanto chiaro che se Fitto non metterà subito mano alla struttura rappresentativa di questo Pdl, i militanti, i dirigenti, gli elettori di An non staranno certo con le mani in mano e faranno sempre ‘sentire' e ‘pesare' la loro dignità e il loro carattere, anche votando altrove…come hanno già fatto".

Sta confermando allora quanto qualche voce fuori coro ha ipotizzato e che, cioè, nel successo elettorale della Poli, oltre all'ottimo risultato dell'Udc, ci sia lo zoccolo duro dell'ex An, che ha votato compatta per la leader di Io Sud?

"Ho risposto prima".

Destra di base cosa farà al ballottaggio?

"Voterà Gabellone, sicuramente".

E quali sono, invece, le prospettive future del vostro percorso politico?

"Entro ottobre ultimeremo il tesseramento 2009, che speriamo superi quest'anno i 1.400 iscritti dell'anno scorso. Nei prossimi mesi cercheremo di strutturarci al meglio e radicarci su tutto il territorio pugliese, visto che abbiamo referenti anche nella Bat, nel foggiano, nel brindisino e a Bari. Più saremo radicati e strutturati e meglio potremo tutelare la dignità dei nostri rappresentanti e dei nostri militanti ai quali garantiremo sempre grande considerazione e la massima partecipazione.
DdB è l'anima, il cuore, l'orgoglio di An… nel Pdl…finché il Pdl ci tratterà con il dovuto rispetto".

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