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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Pioggia di commenti alla decisione europea. Dal governo sostegno alla imprese agricole

Associazioni, produttori, agricoltori ed esponenti politici: quasi tutte le dichiarazioni sottolineano il disimpegno dell'Unione Europea rispetto alla conseguenze innescate dalla questione Xylella. A Roma approvate disposizione urgenti con la previsione di fondi

LECCE – Alla luce della decisione del Comitato permanente europeo sulle fitopatologie sono da registrare reazioni da parte dei diretti interessati, agricoltori e produttori, ma anche del mondo politico. In serata intanto si è diffusa la notizia dell’approvazione da parte del Consiglio dei ministri di un pacchetto di disposizioni urgenti legati all’emergenza Xylella – che include anche un sostegno economico al comparto  - che ha trovato il plauso dei parlamentari salentini del Partito Democratico, Teresa Bellanova (sottosegretario al Lavoro) e Salvatore Capone. Ora resta da capire quale saranno le reazioni delle associazioni di categoria: se cioè riterranno gli impegni assunti sufficienti a fronteggiare almeno una parte delle conseguenze più negative.

Elena Gentile: “La grande mobilitazione della Puglia e del suo governo ha aperto un nuovo canale di dialogo che pare aver modificato in positivo uno scenario che avrebbe avuto risvolti drammatici per l’intero territorio regionale. Si allontana lo spettro di un ‘olocausto di massa’. La previsione dell’eradicazione mirata nella zona a nord dell’intera provincia di Lecce in una sorta di perimetrazione di garanzia consentirà di impedire la diffusione del contagio nelle campagne del centro nord della Puglia. Entro il mese di luglio saranno acquisiti tutti gli elementi necessari per escludere la patogenicità della xylella nella variante presente in Puglia. Attendiamo le decisioni in merito al sostegno economico da riservare agli imprenditori agricoli le cui aziende sono state gravemente colpite dall’epidemia perché gli interventi agronomici indispensabili possano essere attuati diffusamente sull`intero territorio interessato”.

Comitato Voce dell’Ulivo: “Con la decisione di considerare ‘zona di insediamento’ la Provincia di Lecce, l’Ue coglie l’opportunità di abbandonare il Salento. Questo risultato, è vero, condurrà all’annullamento, dai noi sempre auspicato, dell’obbligo di sradicare gli alberi malati nella ‘zona infetta’ ma di contro, pochi sanno e molti fingono di non sapere, che con questa decisione, la Commissione Europea ha colto l’occasione per declinare ogni sua responsabilità nei confronti del popolo salentino. Dimostrando, di fatto, il suo totale disinteresse per quello che potrà essere il futuro del nostro territorio. Infatti l’Ue prendendo atto che nella provincia di Lecce il batterio non si può debellare, concentrerà i suoi sforzi solo nei territori a Nord di Lecce, per cercare di bloccare l’avanzamento del batterio lungo i territori italiani ed europei.  Altro elemento negativo della decisione Ue, che avrà ricadute devastanti sul territorio, è rappresentato dal blocco della coltivazione vivaistica, in modo particolare delle barbatelle salentine, che decreterà la scomparsa di un comparto produttivo di pregio per il nostro territorio”.

David Granieri, presidente di Unaprol: “Estirpare alberi sani non colpiti dal batterio per un raggio di 100 metri, sia pure per un mero principio di precauzione significa, partendo dall’unità albero,  estirpare tutt’intorno 3,5 ettari circa di oliveto intervenendo su un’area pari a 35mila metri quadrati. Le decisioni adottate da Bruxelles hanno più l’aria di un mero calcolo geometrico, che prelude ad un sacrificio finale del Salento condannato ad una morte sociale ed economica perché considerata ormai zona endemica, circondata da una corona di estirpazioni. Un sacrificio che non può  essere accettato anche perché Bruxelles poco dice sulla lotta al vettore che rappresenta il vero problema di propagazione della batteriosi e che non si ferma certo per decreto; e nulla ancora dice su come sostenere le aziende colpite dalla batteriosi”.

Forum Ambiente e Salute: “La decisione del Comitato per le patologie vegetali dell’Ue ripropone ancora  una sola logica (simile a quella di Frontex verso gli immigrati): bloccare alle frontiere la minaccia per l’Europa, disinteressandosi dall’affrontare il problema nella sua complessità. La caccia alla  strega Xylella soppianta lo studio e il contrasto al Codiro; anche se  sono ancora incerte le prove sulla sua unica responsabilità, e su tanti altri aspetti.  Sono condannati a morte ulivi e altre piante (a centinaia , a migliaia, solo  per partire) anche asintomatiche, quindi che resistono al batterio, e molte altre solo a rischio di contrarre l’infezione.  Si uccide preventivamente il  malato e chi è a rischio, senza certezze inconfutabili, invece di studiarne la capacità di convivere con  il patogeno”.

Dario Stefano, senatore di Sinistra Ecologia e Libertà: “Troppo poche le modifiche concesse e insufficiente il cambiamento di direzione. Una desolante conferma sulla mancanza di peso specifico del nostro Paese negli organismi comunitari. Nella decisione non si abbraccia definitivamente la strada dell’eradicazione chirurgica, limitata solo all’indispensabile. Inoltre, riguardo al settore vivaistico, si conferma il blocco della movimentazione per la vite: decisione superficiale e incomprensibile, considerati i test di patogenicità prodotti dal sistema vitivinicolo che hanno già escluso effetti della Xylella sulla vite. Se per assurdo infatti quanto deciso dalla Commissione dovesse trovare compiuta attuazione ci troveremmo dinanzi a una vera e propria ecatombe, nelle zone colpite, del paesaggio, delle imprese, dell’agricoltura. Presa tra due fuochi: da un lato la desertificazione e dall’altro la quasi assoluta certezza di un abbandono di quel che è considerato praticamente irrecuperabile, lasciato solo nell’azione di contrasto e di salvaguardia dell’olivicoltura.  Un danno incalcolabile dal punto di vista della natura e dell’economia. Ci auguriamo che dinanzi alle azioni continue del Governo nazionale e delle altre Istituzioni impegnate su questa emergenza l’Ue sappia rivedere le sue posizioni”.

Rocco Palese, deputato di Forza Italia: "Come diciamo ormai da mesi, l'unica via per affrontare un'emergenza già per troppi anni sottovalutata e rinviata, è che il Governo approvi una Legge speciale che da un lato 'blindi' il piano con le norme che si deciderà di attuare e dall'altro stanzi fondi certi e immediati per la ricerca, per gli abbattimenti, per le misure indispensabili di sostegno al reddito degli olivicoltori, dei vivaisti, delle centinaia di aziende e delle migliaia di persone lasciate senza reddito da questa emergenza

Saverio Congedo, consigliere regionale di Forza Italia: “Non siamo certo contenti di scoprire di essere stati dei buoni profeti - premette - ma è provata da questa decisione la convinzione che sulla Xylella l’approccio del nostro Paese e della Regione Puglia in particolare sia stato prima tardivo poi sbagliato. L’Ue conferma dunque un inspiegabile atteggiamento punitivo nei confronti della nostra regione, non solo per la previsione relativa alla estirpazione di tutte le piante ospiti di Xylella nel raggio di 100 metri da una pianta infetta, ma anche dal blocco delle movimentazioni delle specie immuni dal batterio, che determina un danno da capogiro all’indotto e ripercussioni su circa 1000 addetti del settore.

Il Consiglio dei ministri approva disposizioni urgenti

Teresa Bellanova, sottosegretario al Lavoro: “L’approvazione delle Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno delle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale oltre che di razionalizzazione delle strutture ministeriali è la buona notizia che il Salento e la Puglia attendevano per poter immaginare un futuro oltre l’emergenza xylella.  Le risorse per il Piano olivicolo nazionale insieme alla  dotazione specifica di 11milioni per le imprese colpite dalla xylella  e alla possibilità di accedere al fondo di solidarietà nazionale per la prima volta in caso di emergenza fito-sanitaria, dimostrano il grande impegno per il settore e per il nostro territorio, eccezionale punta di diamante proprio di quel settore.

Salvatore Capone ed Elisa Mariano, deputati del Pd: “La decisione assunta oggi dal Consiglio dei Ministri in tema di sostegno alle imprese colpite dall’epidemia della xylella rappresenta, insieme alle risorse stanziate per il Piano olivicolo nazionale, il felice punto d’approdo di un lavoro che si è avvalso di un confronto continuo tra il Parlamento e il Ministro Martina, insieme al lavoro di rete tra le Istituzioni impegnate in questi mesi sull’emergenza. Proprio questi tre punti così rilevanti, lo ricordiamo, erano al centro della Risoluzione presentata dal Pd e approvata nei mesi scorsi in Commissione agricoltura, e sono più volte stati richiamati in altre azioni parlamentari ed ordini del giorno”.

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