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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Degrado a Torre Chianca, la reazione di Guido: “Prima causa l’inciviltà dei residenti”

E' in atto da mesi uno scontro tra il comitato spontaneo degli abitanti e degli esercenti e l'amministrazione comunale leccese. L'assessore all'Ambiente, dopo le ultime critiche ricevute, rispedisce al mittente le responsabilità principali

LECCE – L’assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, Andrea Guido, reagisce alle dure critiche ricevute anche ieri dal comitato spontaneo dei residenti ed esercenti di Torre Chianca e Spiaggiabella - il portavoce è Errico Grasso - che da tempo hanno ingaggiato un contenzioso fatto di prove di dialogo, di denunce e anche di esposti presso la Procura della Repubblica.

Guido, insomma, non ci sta e ribadisce la convinzione che ha sin dall’inizio e cioè che la maggior parte dei problemi legati all’incuria e al degrado dipendono dall’inciviltà di chi quelle marine le vive tutti i giorni o almeno d’estate: “Non voglio dire che tra i 975 iscritti al comitato si nascondono coloro che causano gli inconvenienti in questione, ma sappia il signor Grasso, che solo per motivi di privacy non ho reso pubblico l’elenco dei residenti colti in flagranti dai miei ispettori ambientali mentre abbandonavano ingombranti non più in buono stato, vecchi o danneggiati e residui del taglio dell’erba (sfalci) e delle potature provenienti dai propri giardini lungo le strade o in aree isolate delle marine. Il mio impegno è continuo, ma se non avviene un radicale cambiamento in termini di abitudini e sensibilità ambientale le soluzioni ai problemi non saranno mai definitive”.

L’assessore sottolinea come ogni giorno si prodighi per tappare le falle, ascoltare i cittadini, smuovere le acque quando i freni della burocrazia  ritardano l’avvio dei lavori e non accetta di fare il capro espiatorio: “Per quanto riguarda la problematica delle buche persistenti sulla sede stradale, purtroppo, quella è competenza esclusiva di altri settori, ma so per certo che l’assessore al ramo si è già mosso per individuare una soluzione definitiva. Per quanto concerne la nota dolente dei canali di bonifica, invece, al signor  Errico Grasso, portavoce del Comitato popolare costituitosi per le marine leccesi, probabilmente deve essere sfuggito qualche passaggio”.

“Qui si tocca – spiega Guido -  un argomento che per me è prioritario. Le mie pressioni sul Consorzio di Bonifica “Ugento e Li Foggi”, l’istituzione regionale di autogoverno preposta alla manutenzione delle opere di bonifica, risultano ormai essere quotidiane. Il consorzio, infatti, sarebbe dovuto intervenire da tempo per la rimozione dei detriti che ostruiscono le foci e che causano il ristagnamento delle acque con probabili inconvenienti anche di carattere idrogeologico e le possibili conseguenze legate all’incremento delle zanzare. Non è da escludere che io possa adire le vie legali dopo aver effettuato una vera e propria denuncia alle forze dell’ordine a causa dell’assoluta inerzia dell’ente regionale”. 

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