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"habemus giuntam". Prime reazioni politiche a caldo

Congedo si felicita con Perrone e ribadisce il peso de "La Città". Sonora bocciatura di Rotundo: "Deleghe complesse ad assessori senza esperienza". Buccoliero, Udeur: "Più facile eleggere un papa"

Arriva la Giunta, ed era ora. Quaranta giorni e quaranta notti di tormento, poi finalmente il pargolo multiforme ha preso vita: dodici fiocchi blu ed uno rosa, per un totale di tredici componenti. Felicitazioni di Saverio Congedo nei confronti del cognato Paolo Perrone, ovvio. Ma il consigliere regionale, fondatore e coordinatore de "La Città", ribadisce il peso della sua lista. E dunque, se da un lato si dice contento "per la nascita di un'amministrazione comunale forte ed equilibrata, con la quale Paolo Perrone ha ancora una volta dimostrato la sua intelligenza politica e la sua capacità di leadership", dall'altro non perde occasione di ribadire il valore della sua creatura politica."Alla nostra lista - sottolinea - è stato riconosciuto il giusto peso politico in relazione alla straordinaria affermazione che, forte di un convincente 7,8 per cento, ci vede terza forza della coalizione e oggi partecipi a testa alta del governo della città".

Alle spalle le diatribe per la spartizione delle poltrone, ora però è il momento di pensare al bene comune. "Superate le difficoltà che hanno rallentato il varo della giunta comunale - ammonisce Congedo-, è arrivato il momento del lavoro comune in una nuova fase politica che onori il mandato ricevuto dal popolo di Lecce e la cultura del fare che caratterizza il centrodestra".

"E alla fine la montagna partorì un piccolo topolino". Esordisce così, invece, Antonio Rotundo, leader dell'opposizione di centrosinistra. "Dopo 40 giorni di litigi e baruffe nasce finalmente la giunta Perrone. Un esecutivo figlio di infinite mediazioni e veti, che finisce per distribuire deleghe fondamentali per l'immediato futuro della città al di fuori di ogni logica e di ogni competenza".

"Neo assessori, senza alcuna esperienza politica - prosegue Rotundo -, ricevono deleghe complesse e delicate senza alcun riferimento alle proprie esperienze culturali e professionali. Il bilancio, da tutti rifiutato, rimane nelle mani del sindaco che avoca a sé l'eredità finanziariamente drammatica della vecchia giunta. Assessorati con deleghe del tutto inconsistenti, creati appositamente per garantire una poltrona".

"L'esempio più eclatante è una professionalità come Gaetano Messuti (a cui esprimo la mia personale solidarietà), avvocato e presidente uscente della Sgm, plurisuffragato e naturale riferimento per i temi della viabilità e il traffico, del tutto escluso dalla giunta, vittima dei veti e dei giochi di potere del suo stesso partito", accusa il leader dell'opposizione. "Quello che appare chiaro è che il sindaco ha anteposto agli interessi reali della città le lotte interne ai partiti e tra le singole persone, esprimendo un esecutivo debole diretta emanazione di una maggioranza già divisa e inconcludente.

Frizzante e sarcastico, invece, il commento di Antonio Buccoliero, consigliere regionale dell'Udeur e segretario cittadino del partito, schierato con le forze di centrosinistra. "Dopo i tira e molla, le polemiche e le tensioni di queste ultime settimane, finalmente la città ha ottenuto la tanto attesa fumata bianca sulla giunta comunale. Sarebbe il caso di dire, con sollievo, "habemus giuntam: probabilmente, è più semplice procedere all'elezione di un pontefice. L'auspicio sincero - prosegue Buccoliero - è che, dopo tante tensioni interne, la nuova giunta si metta immediatamente al lavoro per affrontare problemi urgenti, che non possono più essere procrastinati, come l'emergenza rifiuti o il caso Lupiae. Ciò che la comunità chiede, dopo tante parole sono azioni concrete, efficaci ed immediate, che vadano a beneficio dell'intera città".

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