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I rinvii di Pellegrino. "Ma La Provincia è stabile"

Il presidente di Palazzo dei Celestini chiede una proroga sul discorso del difensore civico e sulle nomine di Agenzia per l'assistenza tecnica e istituto Culture mediterranee. "Ma non è una verifica"

"Non si tratta di una verifica politica, nessuno me l'ha chiesta, né ho una percezione in tal senso. Se c'è un luogo stabile di governo questa è la Provincia di Lecce". Messaggio forte e chiaro, quello lanciato dal presidente Giovanni Pellegrino sulle ragioni della sua richiesta di rinvio di tre punti all'Ordine del giorno del Consiglio. In ballo, la relazione annuale del difensore civico, le nomine del presidente e dei componenti del consiglio di amministrazione dell'Agenzia per l'assistenza tecnica agli enti locali e dell'Istituto di culture mediterranee.

"Sento la necessità di un confronto con la maggioranza sulla relazione del difensore civico che contiene apprezzamenti, positività, ma anche delle criticità", spiega Pellegrino. "Credo che si debba discutere insieme per dare una risposta unitaria. Peraltro, ho un vecchio impegno con il gruppo della Margherita per rivedere il Programma triennale delle opere pubbliche. E' un loro diritto discutere su questo argomento che è di competenza del Consiglio".

"Questa maggioranza è stata sempre caratterizzata da forte coesione e ha sempre avuto un buon rapporto con l'opposizione - ha tenuto a sottolineare Pellegrino. "Resto sorpreso, pertanto, da alcuni discutibili atteggiamenti dell'opposizione che non so se attribuire alle persone oppure ai ‘media'. Dopo il voto compatto sul Ptcp, in cui anche l'opposizione ha dichiarato che identità-ambiente-sviluppo devono camminare insieme, si è scatenato un finimondo solo per aver espresso il punto di vista della maggioranza che governa questa Provincia sulla strada 275. Avevo il dovere politico di segnalare alla Regione cosa vuole la Provincia, anche perché il presidente della Provincia deve difendere gli interessi locali".

"Un altro problema che ci viene segnalato riguarda i costi della politica e il contenimento delle spese. Abbiamo, dunque, il dovere di aprirci a flessibilità di soluzioni, per cui ritengo doveroso ascoltare la maggioranza, ma non voglio che le fibrillazioni politiche esterne si ripercuotano sulla Provincia. Sono stato un sostenitore del Partito democratico ed ho votato la mozione Fassino. Oggi, dico con realismo politico ed istituzionale che il percorso nobile e faticoso verso la costituzione di questo partito crea problemi in tutti i luoghi in cui l'Unione è al governo. Mi auguro che prevalga il buon senso, ma come presidente ho il dovere di tenermi fuori da questo percorso del Partito democratico. Ho sempre dichiarato di considerarmi un presidente di garanzia e penso di averlo dimostrato in questi anni. Continuerò a difendere l'autonomia di questa istituzione ed il suo territorio. Per queste ragioni chiedo il rinvio. Dell'esito degli incontri che avrò all'interno della maggioranza informerò l'opposizione, in particolare Raffaele Baldassarre".

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