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Il caso del Leccino, Voce dell'Ulivo rilancia: "Via al parco sperimentale"

Il comitato di produttori saluta favorevolmente la presa di posizione di Coldiretti sul caso dell'agricoltore aletino intimato di abbattere il fondo e chiede che si dia il via alla sperimentazione. "Basta con le balle del ministro Maurizio Martina"

LECCE – “No alle eradicazioni dei Leccini piantati di recente in agro di Gallipoli? Bentornata Coldiretti”. L’alleanza di produttori Voce dell'Ulivo saluta l’associazione di categoria, che ha preso posizione sul caso di un agricoltore di Alezio, al quale è stato intimato di dalla forestale l’obbligo di eradicazione. Il fatto è che la cultivar potrebbe essere tollerante al fenomeno dell’essiccamento rapido. In ragione di ciò, Coldiretti ha chiesto formalmente all’assessorato regionale che il fondo in questione diventi campo sperimentale.   

“Finalmente siamo tornati a sentire, per bocca di un'associazione di categoria, la voce e il cuore degli agricoltori”, commentato dall’associazione. “Siamo tutti concordi che non vada toccato quell'uliveto di Leccino”. E da ciò, lo spunto per un argomento già lanciato nei mesi scorso:
“Quell'uliveto diventi la posa della prima pietra di quel parco delle biodiversità, progetto da noi proposto e chiamato ‘Un Getsemani in Salento’ e che non esiteremo a condividere con chi valuterà positivamente il fine di questo progetto. Cioè, sarà quello di studiare la reazione a Xylella di tutte le cultivar di olivo esistenti al mondo, per cercare di dare un futuro olivicolo al Salento e a tutti gli olivicoltori”.

Il progetto, ideato ad aprile, era piaciuto fra gli altri all’ex presidente regionale, Nichi Vendola. E ora, partendo proprio da questa vicenda di Alezio, il comitato la rispolvera con forza. Dal direttivo fanno ancora sapere: “Gli agricoltori del nostro territorio, oggi più che mai, hanno bisogno di un'attività sindacale intensa e forte da parte delle organizzazioni, perché i tempi sono maturi e noi agricoltori siamo disposti a tutto e ripetiamo a tutto pur di non perdere il nostro futuro".
“La situazione – aggiungono - è sempre più grave, i nostri alberi continuano a disseccare e il ministro Maurizio Martina continua a raccontarci balle”.

“La prima – sostengono - è stata quella di comunicarci, durante l'incontro in Prefettura a Lecce, che la ricerca sul Leccino era nelle sue fasi conclusive. Le altre bugie riguardano il fatto che, sempre secondo il ministro, l'attuazione del piano Silletti sta dando risultati. A questo punto ricordiamo che da due anni a oggi, eccetto l'eradicazione di circa 50 piante, solo le arature hanno rappresentato le uniche azioni di contrasto indiretto al batterio, tra l'altro operazioni queste fatte a totale carico degli agricoltori e solo per il senso di responsabilità degli stessi. E sarebbero questi i risultati? A nostro avviso, con ciò che scrive il ministro, siamo nel campo della magia e in questo settore non siamo competenti”.
Parole forti, quelle della Voce dell’Ulivo. Ma d’altronde, lo dichiarano apertamente: “Saremo sempre più agguerriti e meno tolleranti con chi non porterà rispetto per il nostro territorio, per il nostro dolore e per le nostre aziende”.

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