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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Nardò

“Il Comune di Nardò si costituisca subito parte civile contro i caporali”

Rifondazione Comunista lancia un appello all'ente, dopo gli arresti di ieri: necessaria per Roberta Forte e Angelina Merlino, una risposta "corale" delle istituzioni per lanciare un segnale "inequivocabile" a favore dei diritti

NARDO’ – Rifondazione Comunista chiede al Comune di Nardò di costituirsi parte civile nel processo contro il caporalato: la segretaria provinciale, Roberta Forte, e la responsabile del circolo neretino, Angelina Merlino, lanciano un appello alla luce dell’operazione della Magistratura che ha fatto scattare le manette per un’associazione a delinquere dedita alla tratta e alla riduzione in schiavitù di persone, con lo sfruttamento di immigrati.

“Grazie all'encomiabile lavoro della Magistratura e delle forze dell'ordine – dichiarano - oggi da Nardò parte un segnale forte di riscatto dei diritti umani e del lavoro, consentito dalle coraggiose denunce dei lavoratori sfruttati in condizioni disumane nei campi. La già incivile pratica del caporalato ha assunto dimensioni aberranti costringendo centinaia di immigrati ad accettare vessazioni fisiche ed economiche da una organizzata rete criminale che sulla pelle dei lavoratori aveva sperimentato un efficace nuovo Eldorado”.

Secondo le esponenti di Rc, ora più che mai si rende necessario che le istituzioni reagiscano “in modo corale a questo indegno disegno criminoso e si adoperino in maniera concreta per ripristinare la legalità negata per anni e per vigilare affinché episodi di tal genere non abbiano più a ripetersi”.

“E' per questo – dichiarano in una nota - che chiediamo con forza al Comune di Nardò di costituirsi parte civile nel processo che tratterà i fatti incriminati, per lanciare un segnale inequivocabile e reale di rispetto delle regole, di tutela dell'uomo e del lavoratore, di contrasto ad ogni forma di sfruttamento, e soprattutto per riscattare la città di Nardò ed i suoi cittadini da ogni onta di connivenza e accondiscendenza rispetto a comportamenti incivili e criminali”.

“Solo in questo modo – concludono - il Comune di Nardò potrebbe dare seguito coerente e concreto all'impegno per migliorare le difficili condizioni delle centinaia di lavoratori immigrati impiegati nella raccolta delle angurie profuso negli ultimi anni insieme ai volontari di Masseria Boncuri”.

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