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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Il giro inaugurale del filobus della discordia

Il mezzo della Van Hool è partito alle 15 dal viale De Pietro ed è arrivato in fondo a viale Lo Re. A bordo con sindaco, vicesindaco e assessore al Traffico i giornalisti. Non sono mancate le proteste

E venne il grande giorno. Mattina e sera a lavorare per scavare fossati ai bordi delle strade e piantarvi totem neri, per poi stendere sospesi nel cielo di Lecce tiranti d'acciaio. La metropolitana di superficie, la metropolitana della discordia, ha fatto il suo giro inaugurale. Solo un giretto, tanto per capire cos'è, dove andrà, cosa farà. Per mesi l'argomento ha spaccato un'intera città, che si divide fra chi contesta vivacemente l'introduzione di questo mezzo, ritenendolo una spesa inutile ed eccessiva, oltre che un aggravio per le vie cittadine già ingolfate di veicoli d'ogni tipo (tesi sostenuta praticamente da tutti gli oppositori dell'amministrazione) e chi invece segue le ragioni del sindaco dell'assessore al Traffico: l'elettricità porterà vantaggi, la città respirerà aria più pura. Tutto questo a settembre, però. Oggi era solo un assaggio.

C'è il sindaco Adriana Poli Bortone, dunque, c'è il vicesindaco e candidato alla sua successione, Paolo Perrone, c'è l'assessore Gianni Peyla. Scoccano le 15, minuto più, minuto più minuto meno. Lecce è una sorta di immensa pietra barocca arroventata, sotto il sole di una precocissima estate. Decine di giornalisti, cameraman, fotografi si accalcano vicino all'ex caserma dei vigili urbani, in viale De Pietro, intorno al prototipo della Van Hool, azzurro. L'ha scelto l'Adriana, il colore. "E non ditemi che non ho buon gusto", disse qualche tempo fa. Parte il giro per un quarto di perimetro cittadino, ed è tutto uno scatto di flash e di riprese televisive.

Quando tutto sarà pronto, circoleranno dodici mezzi per tre linee che copriranno più di 26 chilometri, per 67 fermate. "La spesa complessiva di oltre 22 milioni di euro copre l'intero sistema trasportistico, costituito, oltre che dalle linee elettrificate e dai relativi supporti, da sei sottostazioni elettriche di alimentazione, corsie preferenziali, banchine e arredi di fermata, sistema di telecomunicazione e telecontrollo, da un deposito-officina, da impianti ausiliari ed allacciamenti Enel in bassa e media tensione", recita l'opuscolo ‘Lecce in filobus'. I modelli della Van Hool, sono disposti anche di motori diesel omologati Euro 4, conformi alle direttive europee. Ogni singolo mezzo, lungo 12 metri, è dotato di aria condizionata, informazione computerizzata ed è attrezzato per il trasporto dei disabili.

"Quarantadue bus eco-compatibili, 14 minibus elettrici e 27 chilometri di filovia contribuiranno certamente a rendere migliore la qualità della vita di tutti", è convinta Adriana Poli Bortone. "Questa è una scommessa non facile con noi stessi e con l'intera città. Una necessità ormai non più rinviabile di arginare il fenomeno dell'inquinamento atmosferico da polveri sottili legato al traffico veicolare", sostiene Peyla.

Ma intanto non sono mancate le proteste. E non solo quelle di alcuni fra gli altri candidati sindaci (ne riferiamo a parte: https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=1594). Prima della partenza, un cittadino, Maurizio Madaro, siede per terra a pochi passi dall'ovale di piazza Sant'Oronzo, davanti al bus che accompagnerà i giornalisti al filobus, che attende parcheggiato su viale De Pietro, per un giro fino a viale Lo Re. A qualcuno viene in mente piazza Tien An Men, lo studente cinese davanti ai carri armati incolonnati. Paragone forzato, ma efficace. Interviene la polizia, arrivano i carabinieri, per farlo desistere.

"Protesto perchè non accetto un'opera del tutto inutile come il filobus in una realtà come Lecce. E' che non serve a nulla se non a complicare la situazione già caotica in cui versa il traffico cittadino. Se poi alle strade togliamo anche la corsia che sarà riservata ai filobus resteremo bloccati del tutto. Intendo contestare l'inutilità di questo mezzo pubblico. Il suo impatto ambientale è devastante. Ma lo vogliono capire che Lecce non è né Milano, né Genova?". Poi però il mezzo farà retromarcia e raggiungerà l'appuntamento con il collega elettrico Van Hool.

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