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Il post bilancio e l'affondo del Pd: "Città allo sbando e solo multe"

I tre emendamenti non passati, la mobilità, il commercio e il dato politico con lo scontro fra amministrazione e Lecce 2017: i democratici di Lecce fanno il quadro della situazione attuale

LECCE – L’approvazione del bilancio di previsione, a Palazzo Carafa, arrivato nell’ultimo Consiglio comunale, ha scatenato l'enensima ondata di sdegno nel Partito democratico. Nessuno dei tre emendamenti proposti è passato: un intervento economico di 30mila euro per le politiche abitative, un altro di 70mila euro per garantire il trasporto pubblico gratuito ad anziani e disabili e 100mila per servizi minimi nelle marine, come infopoint e segnaletica.

Questa mattina, i consiglieri comunali democratici, insieme al segretario cittadino, Fabrizio Marra, si sono così riuniti nella sede di via Milizia, per fare il punto della situazione, lanciando l’ennesimo strale contro la Giunta Perrone. Con l’occhio chiaramente sempre più rivolto, in modo aperto, verso le amministrative del prossimo anno. 

“In questo momento a Lecce, manca una politica seria sulle case”, dice Loredana Capone, che annuncia nel prossimo consiglio comunale la discussione sui leccesi che risiedono in alloggi popolari e sulla possibilità di non pagare Imu e Tasi. Senza dimenticare altri argomenti, come mobilità e parcheggi. “La convenzione per l’ex Enel rimane ancora una promessa – dice -, mentre l’area dell’ex Caserma Massa, è ridotta a una selva urbana”. “Per troppo tempi i commercianti hanno dovuto ascoltare le promesse che hanno riguardato lo sviluppo economico della zona di piazza Mazzini o di piazza Libertini, mai effettivamente realizzato, a causa di una mancata programmazione, visto che oramai si lavora solo improvvisando soluzioni”.

Loredana Capone, così, rimarca: “L’unica cosa che la Giunta Perrone è stata in grado di programmare sono stati gli introiti delle multe: sono stati previsti incassi per 10 milioni di euro”. “I cittadini si preparino a una vessazione di 120 euro a testa, visto oramai l’unico interesse è fare cassa e non educare”.

Non solo. Ricorda anche “la lotta interna nella maggioranza” e aggiunge: “Le accuse tra il gruppo Lecce 2017 e amministrazione comunale sono all’ordine del giorno e chi ne fa le conseguenze sono solo i leccesi, come nel caso del centro sociale del quartiere Leuca, che rimane una grande ferita, nonostante l’intervento della Regione Puglia”. Giovi sapere che, su quest’ultimo punto, il consigliere regionale Ernesto Abeterusso nei giorni scorsi ha inoltrato un’interrogazione all’assessore al Welfare, chiedendo una soluzione da avviare con il Comune per non privare ancora gli anziani di un centro aggregativo.  

Anche il capogruppo a Palazzo Carafa del Pd, Paolo Foresio, ritiene che a Lecce le tasse siano esose e che “l’unico interesse manifestato” sia “di incassare 10 milioni di euro dalle multe, che probabilmente saranno utili per pagare gli sprechi, come ad esempio il doppio affitto dell’Ufficio tributi”.

E menziona i tre emendamenti, non passati, con le soluzioni che il Pd aveva proposto: “Trentamila euro per pagare gli affitti di chi ha i requisiti per una casa ma non riesce a ottenerla a causa di graduatorie bloccate da anni”. Ancora: “Settantamila euro per pagare il biglietto dei mezzi pubblici degli anziani e dei disabili, respinto in barba a tutte le politiche applicate dalle altre città” e “centomila euro per la riqualificazione delle tanto chiacchierate marine”. Che si sarebbero poturi ricavare, a suo dire, dai 600mila euro stimati per il 2016 della tassa di soggiorno.

Punta tutto sulle amministrative del prossimo anno soprattutto Antonio Rotundo, secondo cui “è urgente un’alternativa”. “Noi siamo il Pd e ci siamo, ma a Palazzo Carafa – aggiunge - c’è uno schieramento alternativo che va da Salvemini a Melica, un nuovo soggetto politico pronto a lanciare la sfida”. E aggiunge: “Non possiamo accettare che il bilancio venga cambiato attraverso degli emendamenti presentati dalla sua maggioranza”.

“Nei prossimi mesi – spiega Rotundo - il nostro compito sarà presentare in città un progetto diverso”. Sul problema abitativo ricorda che “noi abbiamo proposto un emendamento” simile a quello di Gallipoli, andato in porto con l’intervento del commissario prefettizio, “per permettere ai cittadini di passare da casa parcheggio ad abitazione con accollo del Comune”. Cosa che a Lecce non s'è verificata. 

Paola Leucci punta il dito contro “la totale assenza di una politica sui servizi sociali”. “Probabilmente - aggiunge - l’unico interesse di quest’amministrazione è regolare i conti interni”. Mentre Antonio Torricelli affronta il lato più politico della faccenda.Dobbiamo comunicare bene alla città che siamo, finalmente, alla chiusura di queste ultime quattro amministrazioni, stando attenti a non cedere al gioco delle parti tra amministrazione e Lecce 2017, un gruppo che in questo momento sta cercando di guadagnarsi un po’ di spezio per ritrovare la propria riconferma sui banchi di Palazzo Carafa”. Ma, spiega ancora, “non possiamo sicuramente dimenticarci che anche loro sono stati colpevoli di quanto è stato fatto in questi anni”.

“Nei prossimi mesi, mentre il primo cittadino Paolo Perrone sarà impegnato nella raccolta voti per il prossimo candidato sindaco – conclude Torricelli -, il Pd dovrà lanciare dei messaggi netti per ricordare che queste ultime sono state le amministrazioni dei Boc, con dei debiti che pagheremo fino al 2039, di via Brenta e del Filobus. L’approvazione del bilancio è stata possibile solo grazie alle vendite di immobili del comune. Mi piacerebbe capire come mai ancora oggi manca un Pug e un Piano traffico degno di tale nome”.

Le conclusioni, affidate al segretario Marra, che taglia corto con una battuta: “Perrone non ha scritto il suo programma, ecco perché non lo realizza”. “Il dato politico? C’è un’importante spaccatura all’interno della maggioranza. Ancora una volta i leccesi hanno assistito a una totale assenza di programmazione, che nega una prospettiva della propria città. Gli interventi a macchia di leopardo cui assistiamo da anni sono frutto dell’improvvisazione”.

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