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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Otranto

Bruni: "Il sindaco farebbe bene a mettersi in discussione"

L'ex sindaco di Otranto replica al suo successore, Luciano Cariddi, che invita ad essere chiaro con la cittadinanza sulla vicenda della discarica abusiva al "Don Tonino Bello"

Non ha tardato a farsi attendere una replica politica alle dichiarazioni, che Luciano Cariddi, sindaco di Otranto, ha rilasciato in merito alla questione del centro don Tonino Bello su Lecce Prima. Ad intervenire è il consigliere provinciale di Forza Italia, nonché predecessore di Cariddi nel ruolo di primo cittadino del comune di Otranto, Francesco Bruni, il quale ha ritenuto, dopo aver letto l'intervista, di affidare anch'egli a Lecce Prima alcune brevi considerazioni.

Bruni fa subito una premessa: "Ho letto il maldestro tentativo del Sindaco di Otranto, teso a creare confusioni verbali per disorientare il lettore, più che a chiarire il perché della realizzazione di una discarica nel Centro d'Accoglienza. Non intendo replicare a considerazioni di basso profilo, avendo scelto dal maggio scorso di non stimolare polemiche personali. Rilevo, però, neanche con meraviglia - aggiunge - che il capo dell'amministrazione ostenti una eccessiva sicurezza sul gradimento dei cittadini. È un buon politico, è un buon sindaco colui che dubita sempre del proprio consenso, mettendosi in discussione ogni giorno".

Quindi, Bruni entra nel merito della vicenda del centro "don Tonino Bello", che ha monopolizzato le attenzioni delle cronache amministrative recenti: "Quanto alle polemiche, desidero soltanto ricordare che nel gennaio 2006 il centro d'accoglienza fu chiuso perché non volli dare a quel luogo la nuova destinazione di struttura di detenzione, ai sensi della nuova legge sull'immigrazione. Ciò anche al fine di tenere alto il nome di quel centro, da sempre dedicato alla memoria di don Tonino Bello. A seguito di una riunione di maggioranza dello scorso autunno (cui partecipò l'attuale sindaco), si decise che nel piano opere pubbliche 2008 - dal momento che quello per il 2007 era già stato formulato - si sarebbe dovuta formulare la nuova destinazione della struttura. Nessuno avrebbe mai pensato, però, che l'azienda dell'igiene urbana lo potesse poi utilizzare come luogo di stoccaggio e raccolta di rifiuti, come avvenuto dal luglio 2007 in poi. Quest'ultima scoperta - conclude Bruni - ha indotto l'opposizione a chiedere al Sindaco di tutelare l'immagine della città, avanzando idonea domanda di risarcimento in tutte le sedi contro la ditta responsabile". Il consigliere provinciale forzista chiude il suo intervento con una frase piuttosto decisa: "Tutto il resto sono vuote dietrologie!"

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