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Imposta di soggiorno, si mette a fuoco la destinazione: spunta l'idea di un festival

Per l'anno in corso vale circa 600mila euro. La consigliera Poli Bortone intende conoscere l'impiego di quanto riscosso sin dal 2012

LECCE – La questione della destinazione della tassa di soggiorno tiene banco a Palazzo Carafa. Adriana Poli Bortone insiste sul punto e manda un segnale: la via preferibile, ha ripetuto oggi in commissione Bilancio (presidente Marco Giannotta), è quella della sede istituzionale; quella di riserva resta l’iniziativa giudiziaria, paventando la presentazione di un esposto alla Corte dei Conti e alla procura della Repubblica.

La questione è aperta da tempo ed ha trovato una prima definizione con il regolamento approvato il primo agosto del 2012 e poi emendato due volte nel 2013 e modificato nel maggio del 2018. Il comma terzo del primo articolo recita: “Il relativo gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi comprese quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali”. Dal novembre del 2018, con una nota del segretario generale del Comune, è stato chiarito che il riscosso deve essere iscritto nel capitolo delle entrate relativo a cultura e turismo. Il punto, per l’ex senatrice, è comprendere dove, euro dopo euro, come quei quattrini vengono impiegati. 

Dalla fine del 2012, data di istituzione della tassa di soggiorno, il Comune registra somme non trascurabili, comprese tra i 507mila euro del 2013 e i 660mila del 2018. In quest’ultimo anno però c’è da registrare una somma, praticamente, di pari importo che rappresenta il recupero di imposte (in gran parte ascrivibili a grandi strutture) non riscosse nei periodi precedenti, frutto di un’attività di verifica e di accertamento che l’amministrazione Salvemini ha varato nel 2017 dopo il suo primo insediamento. Non solo: è stata fatta nel 2019 una convenzione con Airbnb per la quale le imposte vengono automaticamente girate a Palazzo Carafa dal noto portale online, il che ha consentito di riscuotere nell'anno in corso circa 60mila euro che si aggiungono ai 550mila versati da B&b, alberghi, affittacamere. 

La “minaccia” di una segnalazione alle autorità giudiziarie è stata non solo accolta, ma anche condivisa dalla maggioranza come dichiarato dal consigliere Cosimo Murri Dello Diago, di Lecce Città Pubblica, gruppo di riferimento del sindaco.

Per quanto riguarda il presente e il futuro, si tratta di meglio definire la destinazione di quegli importi: il consigliere di maggioranza Ernesto Mola ha proposto di progettare, per i periodi di bassa stagione, eventi di richiamo come il "Festival internazionale della cartapesta", una rassegna che possa valorizzare un'arte nella quale i maestri salentini si distinguono con pochi paragoni in Italia. Adriana Poli Bortone ha suggerito di mantenere una certa elasticità nella definizione dei criteri, evitando di ingessare le somme su finalità che possono invece essere diversificate.

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