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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Inchiesta e questione morale: il Pd salentino nell'eterna bufera di rancori e sospetti

Sul tavolo del sostituto procuratore Antonio De Donno un fascicolo per presunto voto di scambio: il direttore dell'Arif, secondo un esposto, avrebbe assunto a tempo in cambio del sostegno a Sergio Blasi. Il consigliere più suffragato nella regione si difende e intravede lo zampino del risentimento politico

LECCE – Mentre Michele Emiliano tenta una non facile quadratura del cerchio nella composizione dalla giunta regionale, la procura di Lecce apre un’inchiesta per presunto voto di scambio e nel Pd salentino si alzano nuovamente venti di bufera. In un esposto è stato illustrato un meccanismo sul quale il sostituto procuratore aggiunto, Antonio De Donno, intende fare chiarezza: il direttore generale dell’Agenzia regionale per le risorse irrigue e forestali, Giuseppe Taurino, già esponente democratico, avrebbe fatto pressioni indebite sul personale per indirizzare il voto su Sergio Blasi durante la campagna elettorale per le regionali.

Quest’ultimo prende posizione senza mezzi termini: “Mi auguro – ha commentato il consigliere più suffragato in assoluto - che si proceda a una veloce verifica di ciò che sarebbe scritto nell’esposto al quale si dà il massimo risalto sui giornali di oggi. Non avendo avuto mai a mio carico alcun sospetto, né macchia, né indagine, né condanna, considero la reputazione e l’onorabilità il mio patrimonio più prezioso. Sul modo in cui sia nata la vicenda dell’esposto, e il conseguente rilievo mediatico che le viene dato, mi sono fatto un’idea, che per il momento credo sia giusto tenere per me. Ma ciò non vuol dire che sarò tollerante nei confronti di chiunque si azzardi, con ogni mezzo, sulla base di notizie da verificare, a coinvolgere la mia persona in racconti o suggestioni infamanti”.

Eventuali risvolti penali a parte c’è però tutta una partita politica interna e che porta alla luce vecchie e nuove contrapposizioni. L’antefatto lo rivela Umberto Uccella, storico funzionario del partito, in una nota stampa diramata a commento dell’inchiesta: “Tutti sanno che Taurino dirige l’Arif perché voluto lì, con grande determinazione, da Sergio Blasi, all’epoca, segretario regionale del partito. Nulla di strano e nulla di scandaloso. Anzi. Rientra nella normalità delle scelte che attengono gli assetti degli enti e degli apparati della Regione. Ed è normale che il segretario regionale del Pd, a quel tempo, abbia avuto una qualche influenza nelle nomine”.

L’intervento di Uccella propone la centralità di un tema, la questione morale, che nella campagna elettorale per le regionali sarebbe stato utilizzato in maniera scorretta, proprio a partire da Sergio Blasi, ma non solo, nei confronti della candidatura di Ernesto Abaterusso, giunto poi secondo, una posizione che ne pregiudica, salvo improbabili risvolti, la nomina ad assessore. “ Oggi, Sergio Blasi, giustamente, dichiara la propria integrità morale. E, giustamente, Giuseppe Taurino sostiene la legittimità del proprio operato di direttore dell’Arif. Ma, mentre Giuseppe Taurino non nega di aver sostenuto Blasi in campagna elettorale, non si capisce perché Blasi dichiari di non avere alcun rapporto personale con Taurino.  Non ci sarebbe bisogno di negarlo, perché, di per sé, non c’entra nulla con fatti e circostanze che abbiano rilevanza penale. Che se ci sono stati, saranno accertati dalla magistratura e non compete né a me né ad altri censurare preventivamente, con condanne sommarie di tipo mediatico”.

Anche la lettura fornita da Blasi è tutta di tipo politico e va ricondotta ai toni molto accesi utilizzati in alcuni momenti della campagna elettorale dove reale è stata la percezione di due fazioni contrapposte: “Alle persone che mi sostengono dico: il risultato elettorale che abbiamo ottenuto ha rotto degli equilibri, ha mandato all’aria i progetti di tante persone, ha suscitato malumori diffusi. Rallegratevene, perché vuol dire che abbiamo fatto qualcosa di importante. E siate pronti a continuare la battaglia per un Pd pulito, che sia una comunità di persone libere che si rispettano e si mettono in gioco per rendere questo territorio un posto migliore in cui vivere”.

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