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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Il centrodestra a difesa di “Sentinelle in piedi”. Interrogato ministro dell’Interno

Esponenti di Ncd, partito di Alfano, Scelta Civica, Popolari e Forza Italia chiedono maggiore tutela in occasione di manifestazioni del movimento pro famiglia tradizionale. Quella di sabato scorso, a Lecce, ha rinfocolato la polemica politica

LECCE – Seppur senza conseguenze, la veglia di “Sentinelle in piedi” di sabato scorso a Lecce è finita in Parlamento, con un’interrogazione alla Camera e una al Senato, a firma di esponenti del Nuovo Centro Destra – il partito del ministero dell’Interno, Angelino Alfano, cui sono rivolte -, dell’Udc-Scelta Civica, di Popolari per l’Italia e di Forza Italia.

Come è risultato chiaro fin dalle ore successive all’evento, la vicenda si dipana sempre di più lungo una trama che sa molto di contrapposizione politica e morale più che di problema legato al diritto a manifestare i propri convincimenti. Un poco come accade quando si tirano in ballo questioni che hanno a che fare con la coscienza individuale e che, inevitabilmente, rischiano di entrare in conflitto con la morale predominante.

In sostanza si ritiene che l’appuntamento nel capoluogo salentino, convocato per protestare contro il disegno di legge Scalfarotto che punisce l’omofobia e la trasnfobia - ma che per i manifestanti cela un intento liberticida contro i sostenitori della famiglia intesa in senso tradizionale - abbia rappresentato l’apice di una pericolosa provocazione che si ripeterebbe in diverse piazze italiane, da quando cioè è iniziata la mobilitazione cattolica contro il disegno di legge.

“Questa escalation d’intolleranza e violenza – è scritto nel comunicato diffuso ufficialmente oggi da ‘Sentinelle in piedi’ - ha raggiunto l’apice sabato scorso a Lecce, quando,  dopo aver effettuato i prescritti adempimenti ed essendo stati all’uopo regolarmente autorizzati nella totale assenza di forze dell’ordine, siamo stati accerchiati e impediti dal proseguire la manifestazione con urla, cori e insulti”.

Ad onor del vero le forze di polizia c’erano, certo non in assetto antisommossa, e il personale della questura ha sempre controllato l’andamento del sit-in e della contromanifestazione promossa dai movimenti della comunità omosessuale. Ma quella presenza, rumorosa, è parsa provocatoria e violenta a chi oggi rivendica il diritto alla libertà di espressione senza limitazione. Il senatore forzista Malan ha addirittura chiesto ad Alfano l’emanazione di una circolare ad hoc per garantire un numero adeguato di mezzi e di uomini nei prossimi appuntamenti convocati da ‘Sentinelle in piedi’.

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