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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Trasporto pubblico: Lecce e undici Comuni insieme per un servizio suburbano

Siglato il protocollo, tocca ora alla Provincia inserire nel piano di bacino l'area estesa del capoluogo, per circa 250mila abitanti

LECCE – Il capoluogo e undici Comuni dell’hinterland leccese fanno il primo passo verso un piano integrato di trasporto pubblico. In mattinata, presso l’Open Space di Palazzo Carafa, è stato firmato il protocollo d’intesa tra Lecce, Cavallino, Lizzanello, San Cesario di Lecce, Lequile, San Pietro in Lama, Monteroni di Lecce, Arnesano, Novoli, Surbo, Trepuzzi e Vernole.

Il documento, che arriva dopo le deliberazioni di tutte le giunte interessate, dovrà essere recepito nel piano di bacino che la Provincia di Lecce entro l’estate potrebbe sottoporre alla Regione Puglia, la quale a sua volta, determinerà i cosiddetti servizi minimi, cioè il chilometraggio ritenuto necessario per garantire un servizio efficiente alla cittadinanza. Su questa partita il sindaco del comune capoluogo, Carlo Salvemini, a fine settembre ha incontrato l’assessore regionale ai Trasporti per sollecitare un innalzamento degli attuali standard, considerati troppo penalizzanti: Lecce, ad esempio, riceve finanziamenti per  1,5 milioni di euro all’anno mentre Brindisi, che ha qualche migliaio di abitanti in meno, può contare su mezzo milione in più.

Obiettivi dell’intesa siglata oggi sono il riconoscimento dell’area urbana estesa di Lecce e la creazione di un servizio di trasporto pubblico per collegare le zone residenziali e di servizio presenti nei centri contermini con il centro di Lecce e i con punti di snodo del trasporto pubblico, con integrazione dei percorsi, dell’accessibilità, delle informazioni. Salvemini ha citato il caso del Vito Fazzi, destinato in virtù della riorganizzazione del piano ospedaliero ad essere ancora più di prima il centro di riferimento di un bacino molto più ampio di quello cittadino eppure impossibile da raggiungere. Più in generale il sindaco di Lecce ha fatto presente che il sistema dei collegamenti è tutto calibrato sugli orari delle scuole e ha aggiunto che “bisogna mettere anche le famiglie nella condizioni di poter fruire del trasporto pubblico, perché la vita di una comunità non si ferma con la chiusura degli istituti”.

Sono diversi i nodi da sciogliere in tema di trasporto pubblico: dall’efficienza dei mezzi al coordinamento dei vari vettori, al comfort delle aree di interscambio. Con un’ulteriore complicazione: il contratto regionale dei trasporti presenta, come ha ricordato il sindaco di Cavallino, Bruno Ciccarese, due scadenze disallineate, una nel 2018 ed un’altra nel 2021, che bisogna armonizzare per procedere ad una programmazione adeguata.

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