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La Cassazione annulla la condanna. Abaterusso torna alla guida del Comune

La sentenza della Suprema Corte annulla gli effetti della sentenza della Corte d’Appello sul caso Vereto. Il sindaco di Patù torna in carica dopo il reclamo della prefettura accolto a luglio

PATU’ - Il sindaco Gabriele Abaterusso torna in sella alla guida del Comune di Patù. Lo aveva fatto già nel maggio scorso in seguito al pronunciamento del Tribunale di Lecce che con una sentenza aveva annullato gli effetti della sospensione adottata dal ministero dell’Interno per il tramite della prefettura. Contro quel pronunciamento era seguito un nuovo reclamo da parte della prefettura, accolto nel luglio scorso dal Tribunale civile e il nuovo stop imposto al primo cittadino. In queste ore invece Abaterusso ha ricevuto una nuova buona notizia da parte della Corte di Cassazione che ha annullato, per la seconda volta, gli effetti della condanna inflitta dalla Corte d’Appello nell’ambito nel processo per bancarotta per il caso “Vereto” celebrato nuovamente dopo il precedente annullamento sempre della Cassazione. Il sindaco di Patù, Gabriele Abaterusso era stato sospeso già nel novembre del 2018 dalla carica in applicazione della legge Severino e ora potrà nuovamente riprendere il suo posto in Comune come già fatto a maggio. In questi ultimi due mesi l’amministrazione comunale di Patù era stata guidata nuovamente dal vicesindaco Pina Leo, esponete della lista civica di maggioranza.

“Eccola, la telefonata tanto attesa. La Suprema Corte di Cassazione annulla per la seconda volta la sentenza di condanna della Corte d’Appello di Lecce e pone fine, di fatto, a dieci anni di vergognosa persecuzione giudiziaria ai limiti della barbarie” il commento del consigliere regionale Ernesto Abaterusso, padre del giovane amministratore. Gabriele torna sindaco” conclude, “grazie agli avvocati Michele Laforgia e Giancarlo Zompì, vince la giustizia e perdono la cattiveria e la malvagità e io sono felice”.

Gabriele Abaterusso è stato eletto in qualità di primo cittadino, con quasi il 70 per cento di consensi, nella tornata elettorale delle amministrative del 2016, a guida della lista civica “CentoPietre”. A due anni di distanza dalla nomina era stato condannato con l’accusa di bancarotta per distrazione dalla Corte d’appello di Lecce per il caso della “Vereto” di Morciano di Leuca, una lunga e complessa vicenda giudiziaria. Il processo è stato celebrato nuovamente dopo il precedente annullamento con rinvio della Cassazione, in cui Abaterusso è stato assolto per due dei tre capi d’imputazione, ma non per quello relativo al ramo d’azienda. Trascorsi alcuni mesi da quel giudizio il sindaco di Patù è stato sospeso dalla sua carica in applicazione della Legge Severino. Provvedimento che l’esponente politico ha impugnato e che il Tribunale di Lecce, con la sentenza del maggio scorso, aveva provveduto ad annullare. Poi il reclamo sulla sentenza da parte della prefettura, accolto, e la nuova sospensione. E ora la Cassazione ha nuovamente riabilitato il sindaco di Patù.

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