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"La Danza delle spade è nostra". Scoppia la polemica

Sindaco ed assessore alle Attività produttive di Ruffano in aperta polemica con la Provincia. "La Fondazione ed il presidente devono collaborare, non opporsi. La tradizione è della nostra comunità"

"Si apprende, con estremo stupore, il diniego del presidente Giovanni Pellegrino all'utilizzo, per la Mostra Mercato e Danza delle Spade, del logo e del nome della Provincia d Lecce, a causa della nascita di una Fondazione di San Rocco". Il sindaco di Ruffano Nicola Fiorito e l'assessore alle Attività produttive Luigi Casarano sguainano la loro, di spada, verso Palazzo dei Celestini. A difesa di una tradizione locale che è ormai diventata leggenda. "La Fondazione - spiegano - è un'iniziativa sicuramente da lodare, se spinta dalle dichiarate motivazioni. Si lavora con impegno nella valorizzazione di tale ricorrenza e tutto il III settore Attività produttive è concentrato nell'organizzare e promuovere l'evento San Rocco, in stretta collaborazione con il sacerdote, Don Rocco Zocco, il Comitato festa e la Pro loco. La Fondazione utilizza il nome di un evento che si svolge sul territorio di Ruffano - ricordano -, indissolubilmente legato alla ricorrenza religiosa, civile e culturale di San Rocco".

Secondo gli esponenti dell'amministrazione comunale di Ruffano, "un'iniziativa del genere, di indubbio interesse, si presenta però slegata da ogni realtà e addirittura viene posta in contrasto con l'evento San Rocco. Non stiamo facendo demagogia - puntualizzano -, solo semplice analisi della realtà. La Festa di San Rocco, la tradizionale Danza delle Spade ha ottenuto il riconoscimento Regionale nel 2007. Sempre lo scorso anno, la Provincia ha dato il patrocinio alla Mostra Mercato San Rocco e alla Danza delle Spade. Quest'anno lo ha negato, proprio a fronte della nascita della Fondazione, intimandoci contestualmente il divieto assoluto di utilizzare stemma e nome. Lasciano perplessi le parole del nostro presidente, avvocato Giovanni Pellegrino, cui è sempre andata la stima professionale, non riconoscendogli alcuna superficialità e cui rivolgiamo oggi un invito a tendere il suo sguardo attento all'intera questione".

"Sia chiaro - aggiungono -: non ci si fa un cruccio del fatto che la Provincia abbia negato il patrocinio gratuito, precedentemente concesso. Rammarica che abbia scelto di aderire, di promuovere una Fondazione, legata ad un evento che si svolge nel territorio di Ruffano, patrimonio del Comune e del Santuario di San Rocco, rappresentato dal sacerdote don Rocco Zocco, senza minimamente interessarsi alla circostanza che tale evento affonda le sue radici negli anni, senza tenere contro che tante e tante persone lavorano, spontaneamente e senza alcun fine di lucro, affinché sia vivo e valorizzato il patrimonio culturale di Ruffano. Lascia di stucco la totale indifferenza ed il mancato rispetto dell'autonomia locale", dicono a gran voce. Aggiungendo: "Non si comprende come si possa solo pensare che una Fondazione possa agire nel Comune di Ruffano, in contrasto con esso. E ancor più, non si comprende quale vantaggio possa produrre, alla cittadinanza ruffanese ed al suo patrimonio culturale, la ricerca di un'opposizione e non di una collaborazione. Ci si chiede quali siano le vere ragioni che spingono a creare dissidi e discrepanze intorno ad un evento, patrimonio della cittadinanza torrese e ruffanese".

"Se realmente la Provincia intende riconoscere e valorizzare tale patrimonio - dicono ancora sindaco ed assessore -, dovrebbe modificare l'atteggiamento assunto, che ha creato solo inutili dicotomie e contrasti. Se realmente la Fondazione persegue l'obiettivo di tutelare l'identità culturale del Salento ed in particolare del Comune di Ruffano, di salvaguardare la Danza delle Spade, se realmente tale Fondazione intende operare nella realtà locale, certamente merita il riconoscimento in Consiglio comunale, di cui sin d'ora si richiama l'attenzione. Il presente invito - concludono -, pertanto, è rivolto per fugare ogni dubbio e sollecitare Fondazione e Provincia ad un'indispensabile cooperazione con il Comune ed il Santuario, per accrescere sempre di più il valore della Festa San Rocco e per far conoscere nel mondo il rito spontaneo della Danza delle Spade in tutta la sua particolarità ed eccezionalità".

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