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La Destra si ritrova a Lecce, ma il "nuovo soggetto politico" divide gli ex An

Una due giorni, 28 e 29 giugno, tra ex esponenti di Alleanza Nazionale per configurare una "Cosa di Destra" che riaggreghi un'area politica. DdB frena: "Chi ha distrutto una storia non può essere fautore della riunificazione"

LECCE - Un nuovo soggetto politico, capace di ricompattare le anime orfane di Alleanza Nazionale e della destra sociale: è questo il senso dell'incontro che si terrà a Lecce, nei prossimi 28 e 29 giugno, a Lecce, per riflettere e gettare le basi per un nuova realtà politica aggregante. Una "Cosa" di destra, insomma.

All'appuntamento, organizzato dalle riviste d'area Il Borghese e La Destra italiana presso l’Arthotel, presenzieranno Francesco Storace, Adriana Poli Bortone, Alfredo Mantica, Mario Landolfi, Adolfo Urso, Pasquale Viespoli, Domenico Mennitti, Domenico Nania, Andrea Ronchi, Fabrizio Tatarella, e tantissimi altri. Lo slogan della manifestazione sarà “Il presente è vuoto? Esploriamo i segnali del futuro”. Nel corso della due giorni saranno presentati anche i libri “La destra che verrà” di Fabio Torriero e “Lo strano caso di Fini e il suo doppio nell’Italia che cambia” di Paolo Armaroli (Diretta streaming e via Twitter su @Velinapolitica).

L'idea di riunire le destre, dopo la scissione causata dall'annuncio del predellino e dalla fusione nel partito leggero berlusconiano, il Pdl, è stata latente, tentata in più occasione, annunciata ai quattro venti; ma, come accaduto in tutte le realtà ideologiche, ha sortito come solo effetto quello di acuire le distanze e sottolineare le fratture. Lo dimostra anche oggi la reazione degli ex An salentini di Destra di Base, che bocciano l'Happening targato Poli Bortone, nella convinzione che la rinascita di un'area politica possa arrivare solo partendo dalla base militante.

Ecco perché i circoli di Destra di Base si ritroveranno a Neviano per garantire come fa notare, il coordinatore regionale Adriano Napoli, "un riferimento politico serio e affidabile ai militanti e dirigenti ex aennini della provincia di Lecce": appuntamento il 5 luglio, alle 19, per fare il punto della situazione di sette anni di "incessante presenza attiva sul territorio salentino". All'incontro, sarà presente Domenico Nania, per un confronto tra la proposta di DdB e quella che lo stesso ex fondatore di An Nania e altri leader nazionali di destra stanno illustrando in tutta Italia con ex aennini.

Napoli chiarisce: "L'idea di riunire tutte le forze di destra è sicuramente interessante, è una cosa auspicabile e oserei dire anche necessaria. Ma è fuori da ogni nostra ipotesi, e da ogni logica terrena, che a farlo siano le stesse persone che, in qualche modo, hanno contribuito a distruggere un percorso politico culturale, morale e identitario, iniziato con Almirante e poi continuato in Alleanza Nazionale, provocando il conseguente frazionamento di una realtà politica di riferimento per milioni di elettori e militanti appassionati".

Con la sconfitta elettorale al Comune di Roma di Gianni Alemanno si è probabilmente chiusa una speranza per una certa destra e non si può non tener conto, a rigor di logica, che affidare l'idea di rifondarsi e rinnovarsi possano essere prerogative dei protagonisti che hanno partecipato alla fine di una storia, assecondando il progetto berlusconiano. Per Napoli, il confronto è tra una "una riedizione (nemmeno aggiornata) di gran parte dei luoghi comuni che hanno imbalsamato la proposta politica della Destra nazionale" e i militanti "che hanno preso finalmente coscienza delle loro potenzialità ed ora vogliono autodeterminarsi e autorappresentarsi".

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