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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Casarano

La difesa del “Ferrari” si allarga. Da sinistra l’adesione di Guida e dei suoi

Il partito Comunista annuncia la propria partecipazione alla manifestazione e sottoscrive la propria adesione al comitato civico in difesa dell’ospedale di Casarano. Il segretario chiede sostegno alla causa dalla chiesa

CASARANO – Il “Ferrari” non si tocca. Anche il Partito Comunista parteciperà alla manifestazione di protesta indetta per domenica sera di Casarano, unendosi a tutte le associazioni, sigle sindacali, cittadini e forze politiche che sostengono l’iniziativa contro le decisioni inerenti alla fase due del piano di riordino che riguardano il locale ospedale.

“Il nostro partito – spiega il segretario Vladimiro Guida - già dall'inizio della scellerata decisione intrapresa dalla giunta regionale di sopprimere i reparti è stato il primo ad adoperarsi con un comunicato stampa nel quale manifestava il proprio no contro la chiusura dei reparti sia a Casarano che a Gallipoli, in quanto il cittadino non può essere privato del diritto di nascita per calcoli economici o peggio giochi politici, invitando i comuni vicini e tutti alla mobilitazione e sollecitando tutte le forze politiche a mettersi insieme per dire no”.

Il segretario ribadisce la partecipazione del partito al neonato comitato civico “Difendiamo il Ferrari”, insieme a tutte le altre forze politiche e non: “Il fatto che a Casarano si partecipi tutti insieme mettendo da parte ogni colore politico, ogni individualismo inutile per il bene comune rappresenta – commenta - un motivo di orgoglio per una città intera, per l'intero Salento, a dimostrazione che nel sud dell'Italia esiste un popolo in grado di dire no a difesa dei propri diritti”.

Secondo Guida, i comuni di Casarano, Gallipoli, l'area jonico salentina, in generale, non possono pagare le “rapine che la politica tutta da oltre vent'anni ha comminato e commina alla nazione intera”. Quindi, l’appello anche alla chiesa, che dovrebbe avere “un ruolo chiave all'interno di questa protesta” ed “adoperarsi per difendere in ogni posto i diritti dei propri fratelli e in questo caso a difendere il diritto alla vita”.

“Non sono i cittadini – spiega - che devono pagare, ma chi ha rubato e continua a farlo grazie alla complicità di tutti i poteri forti. L'imposizione dell'euro e di questo sistema europeo è per noi tutti un punto di non ritorno. Hanno iniziato a tagliare e taglieranno, la situazione diventerà sempre più insostenibile ed inaccettabile, la povertà e la miseria saranno sempre più diffusi”.

Per GuidaGuida-2-2, Vendola e Palese hanno delle colpe “molto gravi” e sono “parte integrante di questo sistema capitalistico le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti”: “Vendola ha vinto la sua campagna elettorale – chiarisce - raccontando la fiaba proprio sulla sanità dichiarando che mai e poi mai avrebbe inflitto dolori, mentre Palese è nel partito della nipote di Mubarak, di chi ha sistemato amici e parenti, di chi ha dovuto fare spazio ai tecnici perché incapace di governare”.

 

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