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Politica Monteroni di Lecce

La proposta: videotrappole nascoste in giro contro il rifiuto selvaggio

Dopo i manifesti, nuova idea del gruppo nato su Facebook "Made in Monteroni". Richiesta protocollata in Comune

MONTERONI DI LECCE – Ricordate il gruppo nato su Facebook, Made in Monteroni, che ha denunciato le pessime abitudini di alcuni concittadini con espliciti cartelli affissi davanti alle discariche abusive nei dintorni del paese?

Bene, ora arriva un’altra proposta: l’adozione di videotrappole per stanare chi getta rifiuti. Le videotrappole, apparecchi ben mimetizzati (simili a quelli usati, per esempio, per documentare la vita di animali notturni o pericolosi) potrebbero essere un buon deterrente, considerando anche il numero esiguo di agenti di polizia locale, che per questo motivo non possono fronteggiare ogni giorno il problema. Un vero e proprio sistema di controllo mobile con effetto sorpresa, dovuto dal non sapere mai con precisione quale sarà la zona bersaglio. Il che dovrebbe scoraggiare molti dal proseguire con le proprie barbariche consuetudini.    

Stefano Quarta, Giorgio Gerardi e Ivan Bisconti, che hanno lanciato l’idea, ritengono sia utile per debellare il fenomeno dell’abbandono selvaggio dei rifiuti. E ricordano: già diversi comuni della provincia di Lecce, della Puglia e italiani in genere, hanno pubblicato sia online, sia sulla carta stampata, fotogrammi di cittadini o in alcuni casi persino turisti, sorpresi nel lasciare ai bordi delle strade buste piene di spazzatura. Spesso anche con rifiuti speciali o pericolosi. Come dire, il timore di multa unito a quello della pubblicazione, potrebbe essere un ottimo deterrente.

 Lo scenario in cui questi reati ambientali si consumano, non sono solo aree periferiche e campagne, più nascoste, ma a volte anche più centrali piazze o vie nei centri storici. “Germogliano”, così, ovunque piccole discariche a cielo aperto che insozzano paesaggi caratteristici. Da qui l’idea di usare le videotrappole anche a Monteroni, dove il gruppo sta portando avanti un’interessante campagna di sensibilizzazione con gesti concreti. Come quella, già citata, di esibire davanti ai luoghi usualmente presi di mira dagli sporcaccioni, cartelli che ricordano anche i rischi penali che si corrono.   

Le videotrappole, peraltro, potrebbero essere installate in più punti del territorio e seguire anche una rotazione programmata, per tenere sotto controllo ogni angolo del paese senza che si sappia mai con sicurezza dove le infallibili sentinelle siano state posizionate. “Non ci piace che i cittadini prendano delle multe, sin anche arrivare a denunce penali nei casi più gravi”, aggiungono Quarta, Gerardi e Bisconti, “ma è ancora più brutto vedere cumuli di immondizia lasciati da chi ha poco rispetto del decoro urbano  dell'ambiente e della salute pubblica e chi sbaglia è giusto che paghi”.

In ogni caso, il denaro recuperato dalle multe, potrebbe essere usato per iniziative sociali o per altri scopi per cui tutti i cittadini trarrebbero beneficio. La richiesta è stata formalmente presentata ad Angelina Storino, sindaco di Monteroni, con una nota protocollata al Municipio. E intanto, la prima iniziativa ha già portato a qualche risultato. Qualche cartello che indica la presenza di un’aerea video sorvegliata, laddove più spesso si formano discariche a cielo aperto, ma anche iniziative private, come cartelli e scritte di chi, stanco per il continuo abbandono di spazzatura d'ogni genere  davanti le propria abitazione, ha deciso in qualche modo di ribellarsi.

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