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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Aperitivi culturali al mare. Lecce Bene Comune, primo bilancio dopo la rottura

Presentata dal presidente Luca Ruberti la nuova iniziativa: pesa ancora la separazione con Carlo Salvemini. Ribadito il rifiuto delle primarie per il 2017

LECCE – Lecce Bene Comune è in azione a 360 gradi per tenere insieme la sinistra alternativa al Pd, come dimostrano, ha detto il presidente Luca Ruberti, le interazioni con Possibile, la componente che fa capo a Pippo Civati, con lo spazio sociale Terra Rossa e con “Lecce Ri-bella”.

Con una conferenza a metà tra il resoconto e la programmazione, insieme a Renato Vernaleone, Ruberti ha esposto le attività svolte e le prossime in calendario, con le elezioni amministrative del 2017 nel mirino.

Il punto di partenza di tutta la disamina è stata la separazione da una delle componenti originarie del progetto denominato Lecce Bene Comune: quella premiata dagli elettori, che ha eletto in consiglio comunale Carlo Salvemini e Saverio Citraro. Ma i consiglieri, questa la tesi, sono imputati di aver “disatteso alcuni impegni assunti”, di aver conferito un profilo personalistico all’attività amministrativa e di essere rimasti indifferenti davanti alla richiesta di dimissioni dall’assise cittadina una volta consumata la rottura, gesto che Ruberti ritiene sarebbe stato coerente con il divorzio politico.

Insomma, la ferita autunnale gronda ancora sangue, mentre il sindaco Perrone e il centrodestra, alla ricerca del quinto mandato consecutivo per il governo della città non vengono quasi mai nemmeno nominati nel corso dell’incontro svoltosi presso l’enogastronomia Povero, proprio di fronte Palazzo Carafa.

I due esponenti di Lbc hanno ricordato l’iniziativa della “macelleria sociale”, una sorta di sede fisica di prossima inaugurazione, appositamente scelta in periferia (via Siracusa), per rappresentare quella volontà di riavvicinamento ai ceti sociali che vivono nei quartieri dormitorio e che il “centrosinistra da dimenticato da tempo”. Con soddisfazione è stata citata l’esperienza avviata nei mesi scorsi con l’università di strada, incontri pubblici per parlare di economia, Europa, Costituzione, Resistenza e che proseguirà adesso in riva al mare (presso il lido Ultima Spiaggia)  con quattro aperitivi culturali (30 giugno, 6,13,20 luglio) per discutere di musica, fumetti e libri. Tra gli ospiti anche il sociologo Stefano Cristante (presente alla conferenza) che di Lecce Bene Comune si può considerare come uno dei principali ispiratori.

Al libro da lui curato con Valentina Cremonesini, Il salotto invisibile – Chi ha il potere a Lecce?,  ha fatto riferimento Vernaleone enunciando la macro tematica “questa città non è un salotto” dalla quale discendono altre cinque questioni – “istruzione: futuro semplice”, “spazio urbano: la mossa del pedone”, “Leccesi si nasce, cittadini di Lecce si diventa”, “con la cultura si mangia”, “la città delle donne” - che Lbc svilupperà in modo partecipativo aprendosi al contributo di professionisti e associazioni.

Per quanto riguarda le elezioni del 2017 a Lecce, Ruberti, dopo qualche indiscrezione di stampa che indicavano nei docenti Forges Davanzati (economista) e Fabio De Nardis (sociologo) possibili candidati per la carica di sindaco, ha spiegato che si è trattato di forzature giornalistiche e che prima verrà preparato un programma. Una cosa è certa: Lbc non crede nello strumento delle primarie, in quanto “primo luogo di inquinamento” della volontà popolare. Il che, è stato precisato, non esclude forme di consultazione della base elettorale.

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