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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Fitto contrattacca: “Troppi morti e pochi tamponi, in Puglia c’è un problema”

Prosegue la polemica a distanza con Emiliano e Lopalco: "Le conferme arrivano oggi dai dati diffusi da Istat e Iss"

LECCE – Raffaele Fitto non ci sta e oggi contrattacca: in Puglia c’è un problema, avverte, e questo problema è il numero di decessi, associato a quello di un minor numero di tamponi e anche di guarigioni. Dalla fine della settimana scorsa, sui dati riguardanti il contagio da Covid-19, il co-presidente del gruppo europeo Ecr-Fratelli d’Italia ha ingaggiato un duello a distanza con il presidente regionale Michele Emiliano e, di riflesso, anche con l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, a capo della task force pugliese per la gestione dell’emergenza, che gli aveva già risposto una volta, spiegando come il trend della curva dei contagi sia in discesa dall’11 aprile.

Ma, non solo Fitto ha controreplicato a stretto giro; oggi, segnalando diversi articolo usciti su giornali nazionali e regionali, torna sull’argomento e attacca: “Anche i dati dell’Istat e dell’Istituto superiore della sanità confermano i dati allarmanti sulla Puglia”. La citazione riguarda l’indice del contagio https://www.foggiatoday.it/cronaca/coronavirus-indice-trasmissione-contagio-regioni.html.

“Nei giorni scorsi – dice Fitto - ho cercato in diverse occasioni di aprire un dibattito su quanto sta accadendo in Puglia relativamente all’emergenza Covid-19. La lettura dei dati diramati quotidianamente dal bollettino epidemiologico della Regione comparati con quelli delle altre Regioni avevano da subito destato preoccupazioni. La Puglia risultava, già molti giorni fa, una delle regioni italiane più a rischio contagio, dove si fanno meno tamponi, dove si guarisce meno e dove purtroppo si muore di più, seconda tra tutte le regioni del Sud dopo l’Abruzzo”.

“Un campanello d’allarme – aggiunge Fitto - che speravo aprisse una discussione pubblica. La risposta invece è stata sprezzante da parte di Emiliano, che mi ha definito il ‘politico che fa conticini e strumentalizzazione politica’, e ha spinto il suo consulente, professor Lopalco, a farmi una lezioncina su come i numeri andavano letti. Anche se poi – dice ancora - di fatto non li ha smentiti”. “Ieri – prosegue - i dati Istat, oggi i dati dell’Iss pubblicati sui principali quotidiani nazionali e regionali, purtroppo confermano che la Puglia è esattamente nelle posizioni di classifica da me denunciate da giorni”.

Fitto si rivolge, dunque, di nuovo a Emiliano e Lopalco. “Pensano che anche l’Istat e l’Iss facciano i conticini o si prestino a strumentalizzazioni politiche? Essere stato il primo a lanciare l’allarme non mi fa gioire. Sono pugliese, vivo in Puglia e se ci sono dati cosi allarmanti sono molto preoccupato ed è per tale motivo che ho sentito il dovere di non restare in silenzio”. E chiede, quindi, di “avviare una riflessione comune” per quale strategia adottare. Aggiungendo, in conclusione: “Penso che Emiliano abbia l’obbligo il dovere di coinvolgere urgentemente tutte le professionalità, a partire dalle Università pugliesi inspiegabilmente escluse, che sono convinto potrebbero dare un contribuito, innanzitutto gratuito e di grande livello soprattutto dal punto di vista scientifico del quale abbiamo fortemente bisogno”.

Ma cosa dicono davvero i numeri la di là delle interpretazioni? A livello statistico, in Puglia vi è stato nel periodo compreso tra 20 febbraio e 31 marzo 2020 - partendo cioè dalla notizia del primo decesso in Italia di un caso diagnosticato Covid -, un incremento dell’8,7 per cento in più di decessi (per qualsiasi causa) rispetto alla media registrata nello stesso periodo nei cinque anni precedenti. In valori assoluti, per capirsi meglio, 4.327 morti contro una media di 4.003 dal 2015 al 2019.

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