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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Gestione tributi del Comune, capitolo chiuso: reintegrati i lavoratori Dogre

La società assume un impegno preciso in Commissione bilancio: revoca dei tre provvedimenti che avevano riguardato anche un dirigente. D'Autilia, Pdl: "Grande risultato nonostante le polemiche, ora vigileremo sui diritti del personale"

LECCE – Si risolve, almeno per il momento, la vicenda del personale Dogre srl, la società che si occupa del servizio di accertamento e riscossione dell’imposta sulla pubblicità, dei diritti sulle pubbliche affissioni e la tassa di occupazione degli spazi e aree pubbliche per conto del Comune di Lecce. L’azienda con sede a Taranto, specializzata nel supporto alle attività di gestione tributarie e patrimoniali degli enti locali, aveva assunto la decisione di licenziare alcuni lavoratori. Scatenando malumori all’interno di Palazzo di Città per via del mancato confronto, e quindi approfondimento, sui reali dati di bilancio societario che sarebbero stati all’origine del provvedimento. 

E questo nonostante l’obbligo contrattuale al mantenimento dei livelli occupazionali, assunto con l’amministrazione del capoluogo. Una scelta “inconcepibile” per il capogruppo Pdl Damiano D’autilia, che avrebbe aggravato il  momento difficile vissuto dai cittadini, già gravati dai costi e dagli effetti della grave crisi economica. Il consigliere ha quindi chiesto che, in sede di Commissione bilancio, venisse verificata sia la situazione contrattuale del personale in servizio, sia i documenti e gli impegni assunti dalla società con l’ente appaltante. Nel dubbio che sia la qualità che la produttività del servizio potessero essere intaccate dalla sforbiciata dei lavoratori. 

L’esito dell’incontro a Palazzo Carafa è stato salutato positivamente poiché Dogre ha assunto l’impegno di reintegrare i due dipendenti licenziati, revocando i tre provvedimenti che avevano riguardo anche il dirigente. “Sull’argomento è stata fatta chiarezza una volta per tutte – ha commentato D’Autilia a margine dei lavori della Commissione - . L’unica cosa certa è che siamo riusciti a scongiurare i licenziamenti previsti, peraltro eseguiti seguendo un metodo illegittimo e ortodosso e in aperta violazione degli obblighi contrattuali esistenti”.   

Il capogruppo Pdl ha voluto assicurare anche la massima vigilanza sul servizio affinché, d’ora in poi, venga svolto in maniera congrua. E senza compromettere i diritti dei dipendenti, a partire dal rispetto dell’orario di lavoro: “Non accetteremo alcun tipo di comportamento vessatorio, o peggio, ricattatorio, da parte dell’azienda”. Per il consigliere si è trattato, quindi, di un risultato “straordinario”, al netto delle solite e pretestuose polemiche che “qualcuno, anche in situazioni nelle quale si riesce ad ottenere un importante obiettivo, preferisce alimentare, spostando l’attenzione su presunte disattenzioni dell’amministrazione comunale”. 

Pier Paolo Signore, consigliere e capogruppo “Fratelli d’Italia” ha insistito, invece, su una soluzione alternativa: quella di riportare il servizio di gestione di tributi all’interno dell’amministrazione comunale, al fine di ottenere grandi vantaggi sia per la cittadinanza, sia per l’ economia di risorse dell’ente. Un’operazione possibile, a suo dire, anche in virtù delle “gravi inadempienze contrattuali” della società appaltata, che forse avrebbero già potuto determinare la risoluzione immediata del rapporto.

 “L’aggio del 19 percento che continuiamo a pagare a una società privata potrebbe essere usato per dare ossigeno alla nostra partecipata Lupiae Servizi che, con affidamento diretto di questa gestione tributi, porrebbe le fondamenta per il superamento della difficile situazione finanziaria in cui versa”, ha precisato Signore.

La soluzione proposta, a detta del consigliere, avrebbe inoltre garantito sia la sostenibilità economica dell’azienda partecipata dal Comune di Lecce, ciclicamente alle prese con gli annosi problemi di bilancio, sia la clausola sociale dei dipendenti Dogre: “I lavoratori assorbiti dalla Lupiae garantirebbero, oltretutto, quella continuità e ottimizzazione del servizio di accertamento e riscossione tributi,  con la possibilità di dirottare a tale compito altri dipendenti della società partecipata in esubero, dopo un’opportuna riqualificazione”.

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