LECCE – Nessuna politica industriale seria. Zero opportunità di sviluppo. E, in un Paese abituato a non rispettare le regole, gli stessi slogan usati dal governo perdono di smalto e credibilità agli occhi dei cittadini, sempre più consapevoli della mancanza di prospettive future. E’ duro il giudizio del presidente della provincia, Antonio Gabellone, rispetto all’operato dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi. Gli affondi del numero uno di Palazzo dei Celestini, ente che peraltro trema sotto i colpi della legge Delrio, giungono dalla sede leccese di Forza Italia dove la stampa è stata convocata d’urgenza perché il partito avesse modo di lanciare le sue controproposte. Anzi, per usare le parole di Gabellone, “una proposta capace di ridare speranza alle persone e che, questa volta, parte proprio dal Sud”.

La parte costruttiva del progetto è, però, preceduta dall’analisi puntigliosa delle criticità attuali. “Forza Italia ha deciso di agire con senso di responsabilità rispetto alle riforme costituzionali, ma non può tacere di fronte a scelte del governo che non sono condivisibili – ha aggiunto il presidente – Non si tratta di una pura opposizione demagogica e strumentale, ma è necessario contrastare quelle manovre che risultano negative per il territorio”.

Una tra tutte: la legge di Stabilità su cui l’Unione Europea ha puntato gli occhi, considerata potenzialmente nociva per le sue ricadute sui cittadini. La norma finanziaria, rimasta in attesa di verifica, sarà oggetto del dibattito che l’ex ministro per gli Affari regionali sotto l’ala di Berlusconi, ora europarlamentare Raffaele Fitto, terrà nella nativa Maglie domenica 14 dicembre, presso il cinema Moderno, a partire dalle ore 10.00.

I lavori della giornata saranno aperti dal capogruppo in commissione Bilancio alla Camera, Rocco Palese, che entrerà nel merito degli emendamenti principali presentati dai colleghi di Fi riguardo a tematiche fondamentali (casa, tassazione, sgravi fiscali) finalizzati ad “aiutare le famiglie e le imprese”, già divenuti ordini del giorno presentati a Camera e Senato. Per domenica è previsto anche l’intervento di Paolo Perrone in qualità di vicepresidente nazionale Anci, che relazionerà sullo stato di salute degli enti comunali alla luce degli ultimi, pesantissimi, tagli nei trasferimenti delle risorse.

Il partito dunque, da cui ancora si attende un  nome spendibile per la prossima candidatura a governatore della Puglia, sembra aver ritrovato in Raffaele Fitto il collante utile a riportare i suoi lettori all’ovile. E intanto morde la foglia sulle manovre del governo Renzi che risultano meno convincenti.

A questo elenco Gabellone aggiunge, infatti, l’applicazione dell’Imu sui terreni agricoli che rappresenterebbe un ulteriore schiaffo all’economia di un territorio a vocazione (appunto) agricola, ed al bilancio dei nuclei famigliari che traggono sostentamento dalla produzione della terra.  Il presidente della Provincia punta il dito anche contro lo ‘Blocca Italia’ che, autorizzando la trivellazioni nei fondali marini, non solo rappresenterebbe uno scippo all’autonomia decisionale, ma recherebbe degli sconvolgimenti naturali importanti (in questo caso dell’ecosistema marino).

Insomma, considerati gli incredibili livelli della disoccupazione, i preoccupanti parametri finanziari su cui l’Ue ha puntato i riflettori, e l’annunciata debacle degli enti locali (Regioni non esenti), “non vorremmo – denuncia Gabellone – che a conclusione del governo Renzi il Paese si ritrovi in tilt, smontato persino nei suoi presidi territoriali”.